Ghirelli: «Palermo-Catania è l’esempio di cosa sia la vicenda Covid. La serie C non si ferma»
«E’ un periodo di dolore, incertezza e precarietà, con tante partite che vengono messe in discussione, però bisogna giocare e andare avanti: è il calcio dei giovani e del territorio che fa bene al paese, ci vuole coraggio». Queste le parole rilasciate da Francesco Ghirelli, Presidente della Lega Pro, ai microfoni di “SkySport24”, parlando del momento difficile legato al Coronavirus.
«Abbiamo messo in piedi 1500 iniziative di solidarietà con i club, 500 nel periodo Covid – ha aggiunto Ghirelli – . Nel lockdown i giocatori, nelle proprie case, sono stati degli educatori: noi siamo questo… Abbiamo posticipato 40 partite a causa della necessità di rifare il tampone, 20 le abbiamo dovute rinviare del tutto, due per nebbia, e di queste otto le abbiamo già recuperate e programmate, le altre saranno riprogrammate entro dicembre.
E’ l’esempio di cosa oggi sia la vicenda Covid. Logicamente vedere una partita in quel modo senza pubblico e con quella panchina non è bellissimo. Ho ricevuto sui social pensieri non molto carini, ma è il mio compito.
Se il campionato continuerà? Fino a quando il paese decide di andare avanti, la serie Cnon si ferma. Con un gran sacrificio, perché è un costo notevole che si caricano i presidenti, visto che non arrivano soldi dal botteghino e non ci sono sponsor nuovi. C’è bisogno di un intervento del governo in questo senso, altrimenti a gennaio si rischia il collasso».