Intervenuto in conferenza stampa al termine dell’assemblea elettiva che lo confermato alla presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli si è espresso così:
«Sono molto contento della grande prova di serietà e consapevolezza che c’è stata in assemblea. C’è stato un confronto estremamente sereno sui contenuti e sono molto contento di quella che sarà la mia squadra, che è molto unita. Dovremo affrontare alcuni passaggi chiave come la sostenibilità economica, la riforma dei campionati e la crescita della nostra reputazione. Abbiamo provveduto a nominare il collegio sindacale nei suoi effettivi e supplenti e indicato Luca Galea come candidato presidente al Collegio dei Revisori della Figc. Devo ringraziare il presidente Gravina per essere venuto qui, ci rende molto orgogliosi della sua scelta. Nelle precedenti settimane abbiamo dato a lui una delega per la riforma dei campionati, è un segno di come si può uscire dalla logica del particolare, questo non vuol dire rinunciare alle proprie idee. Lo ringrazio per lo stimolo che ci ha dato, lo abbiamo designato come presidente perché ha contributo all’innovazione della federazione, indicando la via per la competitività. C’erano diverse candidature per far parte del direttivo, non c’è stato alcun problema nello scegliere i sei. Devo ringraziare quella che mi piace chiamare squadra invisibile che è la struttura della Lega Pro, a cominciare dal segretario Paolucci. La qualità complessiva si è vista nell’audizione con la settima e undicesima commissione intorno ai temi, qualificando fortemente le capacità di una Lega, questa può portare un contributo notevole.
I nostri obiettivi sono due: sostenibilità economica e la squadra è stata costruita per affrontare questo tema, il secondo aspetto è quello relativo alla riforma dei campionati. É venuto il momento di ragionare intorno a una riflessione che non deve essere prolungata nel temp sulla formula del campionato. Il mandato di Gravina è un insieme di priorità: intanto per il lavoro svolto, che avevamo già valutato durante la sua esperienza in Lega Pro, in secondo luogo le riforme che sono state operate. Quello sulle riammissioni: fuori i banditi, dentro i virtuosi dopo la tragedia della famosa partita Pro Piacenza che ha fatto parlare anche il New York Times. Il nostro obiettivo è diventato quello di portare a termine il campionato con tutte le squadre, mi dispiace per il Trapani ma questo ha rappresentato un cambiamento radicale, se non si rispettano determinati parametri si fa fuori dal campionato. Questo vuol dire aprire una nuova cultura, per giocare devono essere rispettate tutte le regole. Poi Gravina è un investimento di fiducia perché questi sono gli anni del cambiamento. Parliamo tanto di riforme ma l’unica riforma degli ultimi 50 anni l’abbiamo fatta noi della Lega Pro. Gravina potrebbe essere il primo a fare una riforma federale e noi saremo al suo fianco.
Diritti tv? Abbiamo avuto un problema serio con Eleven Sports, i tifosi erano arrabbiati visto che non potevano neppure andare allo stadio. Abbiamo reagito cambiando passo, rimettendo in piedi Eleven e dando un colpo di reni molto forte. Con Sky abbiamo fatto un accordo che inseguivamo dal 2011. Inoltre sfruttiamo la partnership con la Rai e abbiamo intrapreso un’esperienza nazionale con il canale tematico della Ternana. Senza dimenticare l’accordo che ci permetterà di trasmettere le partite in italiano in tutto il mondo. Contemporaneamente stiamo lavorando su Youtube e Amazon, dobbiamo raggiungere il maggior numero di utenti e verificare in questo campionato se il prossimo sarà quello nel quale troveremo risorse significative per i club. Quella di diversificare è stata una scelta strategica e l’ abbiamo fatta nel momento in cui stava cambiando il mercato globale».