Nel corso di un’intervento a “Corner”, Francesco Ghirelli, numero uno della terza serie, si è espresso così:
«Noi inizieremo alla fine di settembre il campionato, dobbiamo chiudere presto perchè ci sono gli Europei. Abbiamo nove gare infrasettimanali, auguriamoci che non succeda nulla. Non possiamo permettercelo dal punto di vista organizzativo ma ancor più della regolarità. Chi mi conosce sa che sono portato sempre a trovare punti di mediazione. C’è un problema, l’AIC si deve rendere conto che non può esistere una situazione nella quale i costi dei contratti sono quelli pre-pandemia e le entrate per i club post-pandemia. La combinazione di questi elementi porta ad un default del calcio italiano. Bisogna che s’intervenga per eliminare dei costi che non esistono e puntare sui giovani. La media delle rose a disposizione è di 25 calciatori alcune società hanno addirittura 38 giocatori in organico. Di questi ne scendono in campo 16-17. Non possiamo chiedere agevolazioni economiche al Governo e buttiamo via 11 milioni di euro in questo modo. L’AIC deve rendersi conto che non siamo in grado di reggere. Le società non ce la fanno. Vogliamo trovarci disoccupati? Far saltare i club che già hanno problemi? E’ un errore gravissimo insistere con la questione sciopero».