Ciccio Brienza è stato uno delle colonne del primo anno del Palermo in Serie A sotto la gestione Zamparini, uno dei protagonisti principali di quella cavalcata che si è conclusa con la qualificazione in Coppa Uefa. La “Gazzetta dello Sport” ha intervistato il fantasista, che conosce molto bene la Serie D, dato che l’ha vinta l’anno scorso con il Bari. Il bomber Ricciardo è l’uomo giusto per scardinare le difese avversarie? «Non lo conosco, parlano per lui la stazza imponente e i 20 gol di Cesena. Per vincere un campionato,serve come il pane chi la mette dentro».
A guidare la rinascita dei rosanero è stato chiamato Pergolizzi. Un’altra sua vecchia conoscenza. «Pensate, per qualche mese è stato mio allenatore proprio a Palermo. E l’ho avuto anche ad Ascoli, era il vice di Pillon. È il tecnico giusto, ama la maglia rosanero».
Brienza e Palermo, una lunga storia. Cosa le è rimasto? «Innanzitutto, il ricordo della città. Sono stato benissimo. Sul piano calcistico poi, al Palermo devo tantissimo. Da quelle parti le ho provate proprio tutte: la Serie C, la B, la massima categoria e poi l’emozione della Uefa. Un periodo di grandissime soddisfazioni professionali che mi ha spinto addirittura in Nazionale».