L’edizione odierna de “Il Secolo XIX” si sofferma sul calendario di serie B intervistando il tecnico del Genoa Biasin.
La strada del riscatto parte da Venezia. La marcia verso l’atteso e immediato ritorno in Serie A parte da una trasferta che l’anno scorso avvicinò la squadra alla retrocessione ma che segnò anche l’inizio della riscossa della tifoseria genoana. Mentre sul campo il Grifone non riusciva a vincere, sulle gradinate comparvero decine di bandierine rosse e blu, accompagnate da quel Gente di mare diventato simbolo dell’orgoglio genoano. I tifosi rimasero a cantare mentre il Penzo intorno si andava svuotando e il buio calava sulla Laguna. Non bastò a evitare la retrocessione ma il popolo rossoblù quel giorno iniziò a ritrovare la propria anima.
Fatta di orgoglio e senso di appartenenza. Dalla Serie B si riparte, dalla trasferta a Venezia, altro club con proprietà a stelle e strisce, appena retrocesso insieme al Grifone. Il campionato è equilibratissimo, con tante squadre di tradizione e ambizione. L’avvio per il Genoa è abbastanza complicato, con il Benevento in casa, il Pisa in trasferta, il Parma al Ferraris e il Palermo al Barbera per quanto riguarda le prime
cinque giornate.
Un avvio in salita che non spaventa il Genoa. A cominciare dal tecnico Alexander Blessin, pronto all’esordio tra i cadetti. «Sarà una delle migliori Serie B degli ultimi anni. Incontrare all’inizio le grandi squadre è stimolante, perché ci farà capire da subito le nostre potenzialità. Sono felice di questo calendario, sottolinea l’allenatore tedesco, che stamattina dirigerà l’ultimo allenato a Genova, prima della
partenza della squadra alla volta di Bad Haring, sede austriaca del ritiro estivo rossoblù dal 18 al 28 luglio.