Gds: “Zummo, l’impero passa allo Stato «È il costruttore del sacco mafioso»”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sul sequestro dell’impero relativo all’imprenditore Francesco Zummo.
La scure della Dia ha messo i sigilli a un impero da 150 milioni di euro. Un patrimonio enorme, sul quale per primo aveva acceso i riflettori addirittura Giovanni Falcone nella prima metà degli anni ’80.
Secondo gli investigatori della Dia di Palermo – coordinati dal capocentro Antonio Amoroso e dal suo vice, il colonnello Paolo Azzarone – l’imprenditore sarebbe stato a disposizione anche di personaggi come Totò Riina e Bernardo Provenzano. E in effetti nel decreto della seconda sezione della Corte d’Appello, presieduta da Fabio Marino, si parla del «pieno inserimento di Zummo negli affari mafiosi, a tal punto che lo stesso era risultato, tra l’altro, essere un “ripulitore”.