L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla delle vicende giudiziarie che coinvolgono Maurizio Zamparini. Il processo a suo carico si sarebbe dovuto svolgere nella giornata di ieri, ma è stato rinviato al 10 luglio. Ecco un estratto di quanto si legge:
“Certo, la situazione è progressivamente cambiata, con l’avvento di Arkus Network e dei Tuttolomondo: ma i disastrosi risultati «ottenuti» (si fa per dire) dalla nuova proprietà l’esclusione dalla Serie B, l’incubo della D – suscitano ancora inquietudine sul reale assetto della società. E se il Gip Scaduto, cinque mesi fa, usando l’espressione del «giro di valzer», riteneva ancora Zamparini il vero «dominus» del Palermo, l’attuale caos del club, ormai allo sbando, è tutt’altro che rassicurante e vede ancora l’ex proprietario aleggiare sullo sfondo. Domani, tra l’altro, la Covisoc (la commissione di vigilanza sulle società calcistiche professionistiche, l’organismo che, secondo i pm, sarebbe stato ingannato dal Palermo di Zamparini) emetterà il primo verdetto sul no all’iscrizione nella serie cadetta, venerdì 12 ci sarà la decisione definitiva del Consiglio federale della Figc. Da qui la necessità di impedire all’ex patron di muoversi liberamente. Sia in febbraio che adesso, i legali avevano sostenuto la sopravvenuta mancanza di esigenze cautelari, rispetto al tempo in cui erano stati decisi i domiciliari: Zamparini non è più il proprietario, non c’è possibilità che le quote di maggioranza tornino in suo possesso, dunque non può commettere reati dello stesso genere o cercare di nasconderne gli effetti. La stessa cosa verrà sostenuta adesso davanti al tribunale «dell’appello». Sempre in appello aveva avuto la meglio, il 5 ottobre scorso, il pool della Procura: dopo che il Gip Fabrizio Anfuso, un anno fa, aveva respinto la richiesta di arresto, i giudici avevano ribaltato la decisione e la loro ordinanza era stata confermata dalla Cassazione, il 24 gennaio. Ora il percorso è inverso ed è la difesa a rincorrere un provvedimento favorevole. La quarta sezione del Tribunale ieri ha incardinato il dibattimento, per il quale non c’è stata udienza preliminare,grazie al rito immediato: il pm Andrea Fusco ha prospettato la necessità di riunire il procedimento con quello riguardante altri cinque indagati per gli stessi fatti,per i quali è imminente la richiesta di rinvio a giudizio. Ma i giudici vogliono fare presto e dalla settimana prossima, dopo la «formazione» provvisoria utilizzata ieri, saranno in aula in composizione «titolare», col presidente Fasciana e i giudici a latere Giangaspare Camerini e Andrea Innocenti”.