Gds: “Violenza nella gara con il Riposto. Vittoria a tavolino per il Castelbuono”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Castelbuono che ha vinto a tavolino per la gara contro il Riposto nel quale si è verificato l’ennesimo episodio di violenza.

Quello che è successo domenica scorsa a Riposto (CT) evidenzia l’ennesimo fenomeno di violenza verso la figura arbitrale e verso i suoi componenti, Dopo i recenti fatti di Villarosa (EN), si sperava che non acca- dessero più fatti del genere, ma purtroppo alle volte è più facile prendersela con l’arbitro che ammettere i propri errori. La partita che si disputa al Luigi Averna di Riposto è il ritorno della semifinale di Coppa Italia Promozione fra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Supergiovane Castelbuono.

Nella partita d’andata , nel territorio madonita, le due squadre avevano concluso sul risultato di 0-0. Il direttore di gara designato è il signor Luigi Canicattì della sezione di Agrigento, affiancato dagli assistenti Calabrese e Catanese entrambi della sezione di Messina. La partita ha inizio ed entrambe le squadre cercano di trovare la strada del goal per fare bottino. Al 20° il Castelbuono conquista un calcio di rigore per un fallo di mano di Salemi. Dagli undici metri, Rosselli spiazza il portiere etneo porta avanti i madoniti. Pima che l’arbitro faccia ripartire le ostilità, deve allontanare Filippo Sapienza e Davide Sapienza, addetti al servizio d’ordine, e Giovanni Fresta dirigente del Riposto. Prima di uscire dal terreno di gioco, Filippo Sapienza strattona per tre volte il giubbotto del commissario di campo D’Antoni e rifila uno sputo in faccia aduno dei due assistenti arbitrali.

La partita riprende ed il Riposto riesce a riagguantare la gara con un tiro al volo di Napoli che non lascia scampo a Randazzo. Dopo due minuti di recupero, l’arbitro fischia la fine del primo tempo. Da lì in poi la situazione precipita: l’addetto al servizio d’ordine Filippo Sapienza, nervoso e agguerrito dopo l’espulsione, si avventa contro il direttore di gara, afferrandogli la ma-glia, minacciandolo ripetutamente, sbattendolo contro una parete, provocando bruciore ed arrossamento nonché dolore alla cervicale, determinando in tal modo la sospensione definitiva della gara e la necessità di ricorrere a cure presso un Pronto soccorso, la prognosi è di 4 giorni.

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Redazione Ilovepalermocalcio