L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul super green pass.
Chi non ha il Green pass rafforzato non potrà prendere il caffè al bancone nei bar, se il proprio Comune o la propria Regione passano in zona arancione. Né potrà sedersi a un tavolo all’aperto di un ristorante. Ma potrà andare nei giorni feriali a fare shopping nei centri commerciali.
Arriva il super pass e il governo pubblica le Faq per chiarire i dubbi ancora aperti anche se rimangono dei nodi da sciogliere, a partire dalla questione sollevata dalle Regioni che hanno chiesto una “moratoria” dell’obbligo del pass su bus e metro per i 12-18enni. Il documento di Palazzo Chigi per spiegare quali attività sono consentite senza green pass, con pass “base” e con il certificato “rafforzato” fino al 15 gennaio tocca 13 ambiti: spostamenti, impianti di sci, lavoro, accesso a esercizi e uffici, scuola e università, strutture socio-sanitarie, bar e ristoranti, strutture ricettive, attività sportive in strutture pubbliche e private, attività ed eventi culturali, eventi sportivi, attività ricreative, concorsi pubblici.
Quello degli spostamenti è uno dei punti più critici. Non ci sarà bisogno di alcun tipo di certificato, neanche in zona arancione, per gli scuolabus dedicati al trasporto dei minori di 12 anni, per i taxi, per i minivan da 9 posti con conducente e per gli spostamenti con mezzo proprio. In questo caso però se si passa in arancione chi non ha il pass, base o rafforzato, potrà spostarsi fuori dal comune per lavoro, necessità, salute o per accedere a servizi non disponibili. Per tutti i mezzi di trasporto di linea, invece, servirà il pass, anche per gli studenti tra i 12 e i 18 anni, nonostante il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, abbia chiesto – visto che tra la prima dose e il rilascio del green pass passano comunque 15 giorni–una «parentesi per non escludere nessuno dalla possibilità di andare a scuola».