Gds: “Un’app telefonica può frenare il virus. L’Italia ci prova, appello alle aziende”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sull’applicazione informativa da scaricare sullo smartphone che potrebbe frenare l’avanzata del virus. Partendo dai dati di geolocalizzazione, ovvero dalle indicazioni rilevate tramite satellite o celle telefoniche sulla posizione dello smartphone, si potrebbe passare all’individuazione di eventuali movimenti e interazioni. In Italia pare che il tracciamento potrebbe essere sviluppato con una app, di cui esisterebbe già un prototipo, che non richiederebbe la profilazione dei dati, come invece accaduto in Paesi come Cina, Taiwan, Corea del Sud e Singapore. L’app dovrebbe essere scaricata sui cellulari dei cittadini che risultino ufficialmente contagiati dal virus e tutti i dati di posizione essere conservati negli smartphone per un periodo limitato e non condivisi. Un’apposita comunicazione istituzionale, una volta avviata la procedura nel rispetto delle norme di legge, spiegherà agli interessati come scaricarla sul cellulare. Il garante della privacy avrebbe già dato la massima disponibilità a collaborare con il governo nel merito, anche perché saranno necessarie, qualora si decida di procedere su questa strada, alcune modifiche della normativa vigente sulla privacy. Modifiche che il governo potrebbe decidere varando un apposito decreto, ancora non definito. I cittadini che risulteranno ufficialmente positivi al coronavius dovranno segnalare i loro spostamenti, e tramite la app le autorità potranno fare i controlli incrociati con le reti wifi e telefoniche per verificare se nel corso di questi spostamenti ci siano stati contatti con altre persone: che potranno a loro volta essere avvertite per sottoporsi eventualmente ai controlli sanitari. Intanto in Italia aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti… sono stati chiamati a raccolta dal governo, in modo virtuale. È arrivato un nuovo invito per individuare tecnologie che possano essere utili al monitoraggio e al contenimento del virus. Si chiama «Innova per l’Italia». Un’iniziativa congiunta del ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano, del ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e del ministro dell’Università e Ricerca Gaetano Manfredi.