Gds: “Una rosa con poca esperienza, il Palermo ora deve rimediare”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla rosa del Palermo da inizio stagione a oggi, una rosa con pochissima esperienza sia in A che in B.
Avendoci giocato per 44 volte nella sua storia (45 con quella appena trascorsa), il Palermo sapeva quanto fosse insidiosa la Serie B e quanto per affermarvisi fosse necessario costruire una rosa di peso: sull’allenatore si è proceduto in questa direzione, puntando peraltro su una figura con un ottimo rapporto con la piazza, sui giocatori si è scelto per un mix tra giovani e meno giovani ma non necessariamente con lunghi trascorsi nel campionato cadetto.
Nessuna delle due strategie, guardando al risultato finale, ha pagato: Corini è rimasto fuori dai play-off dopo una promozione (Brescia) e due qualificazioni consecutive (Lecce e ancora Brescia), la squadra ha manifestato difetti e fragilità che hanno fatto la differenza in negativo, nonostante il traguardo vicinissimo. A incidere sulla classifica dei rosa è stata l’inesperienza generale: dopo aver cominciato la stagione con buona parte dello stesso organico che aveva centrato la promozione, ma che prima di arrivare al Palermo vantava pochissime partite in palcoscenici di rilievo, l’avvicendamento tra Baldini e Corini ha accelerato la rivoluzione della rosa (prima frenata proprio dal tecnico di Carrara, dimessosi proprio per diversità di vedute sul mercato con la nuova proprietà).
La scelta è ricaduta su giocatori con un’esperienza scarsa in Serie A e limitata in B: Stulac, Mateju e Segre non arrivavano alle cento presenze complessive nel massimo campionato (49 il primo, 40 il secondo e 10 il terzo), gli altri acquisti pur conoscendo abbastanza bene la serie cadetta non vi hanno quasi in nessun caso giocato con continuità e con obiettivi importanti. Gli innesti di maggior esperienza sono stati Di Mariano, Vido e Pigliacelli, che in sei stagioni di B vantavano rispettivamente 161, 149 e 131 presenze, ma nonostante questo i due attaccanti non sono mai stati particolarmente prolifici (tendenza confermata anche in rosanero) e il portiere era reduce da cinque anni nella massima serie romena.