L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sul momento del Marsala. Un altro pomeriggio e un’altra partita da… dimenticare per il Marsala di Nicola Terranova che, dopo i due stop consecutivi ad opera di Biancavilla e Palermo, ha steccato il successo nello scontro diretto col Nola, consentendo ai campani di portar via un punto che in classifica vale oro e impedisce ai lilibetani di poter recuperare su una diretta concorrente. Una prestazione brutta e assai nervosa che poteva anche concludersi con una sconfitta dopo il calcio di rigore che Fabio Padulano s’è visto parare da Anatrella nella fase iniziale del primo tempo e dopo soprattutto il clamoroso vantaggio degli ospiti giunto al 6′ della ripresa ad opera di Guarro, che ha colto impreparata la difesa su punizione dal vertice destro dell’area. Ed è proprio Padulano, che a 18′ dalla fine ha poi trasformato con freddezza un secondo rigore concesso ai marsalesi andando ad esultare polemicamente sotto la tribuna nei confronti di un tifoso che avrebbe continuato a beccarlo dopo il precedente errore dal dischetto, ad analizzare il “giorno dopo”, a mente serena, la prova del Marsala contro i campani e a chiedere ancora scusa al pubblico per il “malinteso” in occasione dell’esultanza dopo il rigore dell’1 a 1. «Non abbiamo giocato una grande partita – afferma Padulano- anche perché il Nola è stato bravo ad imbavagliarci con una formazione imbottita di difensori. Io per primo domenica non mi sono espresso al meglio e ciò ha contribuito a rendermi assai nervoso. So che ho sbagliato e che la società mi multerà, ma chiedo scusa a tutta la tifoseria visto che è proprio sembrato che il gesto di stizza e la mia reazione nei confronti di quel tifoso che mi aveva insultato siano stati diretti all’intera tribuna e a tutto il pubblico. Pubblico che so che mi vuole tanto bene e al quale sono particolarmente affezionato sin da quando, a settembre, sono arrivato qui a Marsala. Continuerò a dare sempre il massimo per la maglia azzurra a partire da domenica a Giugliano, dove ci attende un’altra prova assai insidiosa».