L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla situazione relativa al fallimento del Palermo. Ecco quanto riportato: “Il «vecchio» Palermo prende tempo. Dal Tribunale è arrivato il via libera alla richiesta del club controllato da Tuttolomondo, ovvero la presentazione di un concordato in bianco, tramite il quale cercare di accordarsi con i creditori. La quarta sezione civile del tribunale palermitano, presieduta da Gabriella Giammona, ha deciso di concedere al club 60 giorni di tempo per presentare un piano di rientro. Due mesi per evitare il fallimento e tutto ciò che ne consegue, soprattutto sul piano penale, col rischio bancarotta sullo sfondo. La proposta era stata avanzata dalla società, rappresentata dall’avvocato Atria, nel corso dell’udienza dello scorso 22 agosto, relativa all’istanza di fallimento richiesta dalla Procura di Palermo (alla quale erano state unite altre nove istanze da parte di altrettanticreditori, inclusi i giocatori in attesa delle ultime tre mensilità). Il Tribunale ha nominato come amministratori giudiziari gli avvocati Pisciotta e Palazzotto, che seguiranno l’iter previsto in questi 60 giorni per la presentazione del piano di rientro. Una decisione che, in qualche modo, riguarda anche il «nuovo» Palermo ripartito dalla Serie D: il club di Mirri e Di Piazza attende infatti lo scioglimento dell’accordo tra la vecchia società e l’Esercito per la concessione del «Tenente Onorato» di Boccadifalco, campo utilizzato dai rosanero per gli allenamenti fino alla passata stagione, ma attualmente inutilizzabile dalla squadra di Pergolizzi proprio perché vincolato ad un accordo con un altro soggetto”.