L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su una vittima trovata in un cantiere alla stazione Notarbartolo.
Ci vorrà l’autopsia per chiarire il giallo sulla fine di un uomo trovato morto ieri mattina in una galleria del cantiere ferroviario vicino alla stazione Notarbartolo, un tunnel nel quale trovano ritrovo di notte clochard e sbandati. Il cadavere, con una vistosa ferita alla testa, su ordine del magistrato è stato trasferito all’istituto di medicina legale del Policlinico, dove verranno compiuti gli esami scientifici che serviranno a stabilire le cause del decesso, se l’uomo sia rimasto vittima di un incidente o sia stato ucciso. La vittima è D. C. di 44 anni, che alla fine della scorsa settimana aveva lasciato senza più fare rientro la struttura psichiatrica del quartiere di San Lorenzo in cui si trovava in cura.
In base ai primi accertamenti sul corpo compiuti dal medico legale, giunto ieri mattina nella galleria assieme ai poliziotti e agli esperti della scientifica, il decesso di D. C. risalirebbe a circa 72 ore prima del ritrovamento del cadavere. A trovarlo sono stati gli operai tornati al lavoro ieri mattina dopo il ponte del 25 aprile. Le maestranze hanno chiamato il numero di emergenza delle forze dell’ordine e sul posto sono arrivati gli agenti delle volanti e della squadra mobile. La zona è stata delimitata per consentire agli investigatori di compiere i rilievi e di ricostruire l’accaduto. Gli esperti della scientifica sono andati alla ricerca di tracce ed hanno fotografato la scena, un cantiere tra transenne, attrezzi e materiale da costruzione.
Un luogo al coperto in cui qualcuno di notte prova a trovare rifugio e a improvvisare un giaciglio in cui dormire. Sul posto anche il magistrato e gli uomini della polizia ferroviaria, ai quali sono affidate le indagini sulla morte dell’u o m o. Gli investigatori si sono messi al lavoro per ricostruire la storia di D. C., una persona sofferente, e di comprendere chi frequentasse. I poliziotti vogliono anche stabilire con chi si sia incontrato nei giorni successivi alla sua scomparsa dalla struttura sanitaria. E sono andati alla ricerca di quanti frequentano il tunnel ferroviario, persone senza fissa dimora in grandi difficoltà.