L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Ettore Minore, imprenditore che aveva manifestato interesse per la ricostituzione del Trapani.
«Mazzara? Una persona con cui ci siamo confrontati, con cui avevamo raggiunto un accordo che non si è perfezionato per dei ritardi nella presentazione della documentazione richiesta, in larga parte documenti finanziari. Mazzara – ha detto Minore- ci aveva indicato il commercialista che doveva farci avere i documenti, ma questo, contattato dal nostro consulente, prima ci faceva sapere di avere appena ricevuto l’ incarico, poi di non avere i documenti e di doverseli procurare.
Nel frattempo – continua Minore- il sindaco aveva chiuso il bando d’interesse per assegnare il titolo sportivo del Trapani Calcio. Allora ho capito che la mia avventura a Trapani era finita lì. Un errore che ho commesso è stato quello di dire al sindaco di chiudere il bando al quale ero stato il solo a rispondere e per cui avevo presentato tutta la documentazione, in considerazione della intesa raggiunta con il Dattilo».
Minore ha parlato anche di due bossoli di proiettile che ha trovato in una busta appoggiata alla sua auto a Roma. Un episodio non denunciato alle forze dell’ordine in quanto «opera di qualche deficiente».