Gds: “Tragedia di Corleone. Un superstite: sì, guidava il sedicenne”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul tragico incidente di Corleone.

Alla guida della Fiat Punto volata in un burrone a Corleone c’era Rosario Leto, il ragazzo di 16 anni morto nello schianto assieme alla fidanzatina Giulia Sorrentino di appena 18. È stato uno dei due sopravvissuti a raccontare ai carabinieri i particolari del sabato notte finito in tragedia. Il giovane, dopo essersi risvegliato dopo lo choc causato dai traumi, è stato ascoltato in ospedale e ha fornito agli investigatori la conferma alle voci circolate in paese subito dopo l’incidente e, cioè, che al volante c’era il minorenne.

Il testimone ha detto che la comitiva era partita da Corleone per raggiungere un pub a Bisacquino e trascorrere lì la serata, così come fanno nei weekend tanti giovani di quella zona della provincia. In auto erano in quattro. All’andata a guidare la Fiat Punto sarebbe stato il giovane di diciannove anni (uno dei due feriti), al quale il padre del ragazzo morto avrebbe consegnato le chiavi dell’utilitaria con la raccomandazione di non cedere la guida a nessun altro dei giovani, peraltro tutti senza patente. Un particolare che, però, confligge con le dichiarazione rese ai militari dai genitori di Leto, assistititi dall’avvocato Antonio Di Lorenzo: hanno affermato che il figlio avrebbe preso la macchina di nascosto, impossessandosi della seconda chiave custodita in casa.

I coniugi sono indagati. «Un atto dovuto – spiega l’avvocato Di Lorenzo -. Si devono eseguire esami irripetibili e i genitori del ragazzo devono nominare i loro consulenti». In famiglia, a quanto pare, sapevano della voglia del giovane di guidare anche se ancora sedicenne. In base alle dichiarazioni del giovane ferito, durante la notte in giro tra locali e comitive, Rosario Leto, grande appassionato di motori, avrebbe chiesto di guidare con una certa insistenza. Altre volte era successo. Riuscendo nel suo intento. Al lato guida c’era Rosario, a fianco uno dei due giovani rimasti feriti. Giulia Sorrentino si trovava sul sedile posteriore dietro a Rosario. Il gruppo si sarebbe poi diretto verso Prizzi per raggiungere alcuni amici ma in un tratto rettilineo, forse per l’alta velocità o una manovra sbagliato, il guidatore ha perso il controllo del mezzo, che è schizzato come un proiettile in una scarpata ed ha urtato alcuni alberi. Il violentissimo impatto non ha dato scampo ai due giovani seduti sul lato sinistro della Fiat Punto, Rosario e Giulia, da poco uniti nella vita e ora anche nella morte.