L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle scarcerazioni dei mafiosi. L’ex PM Roberto Tartaglia è stato nominato vicedirettore del DAP. Il decreto Cura Italia ha dato la stura ad alcuni provvedimenti, adottati dalla magistratura di sorveglianza, riguardanti detenuti ultrasettantenni e affetti da gravi patologie. Senza distinguere tra mafiosi, terroristi, criminali. Una circolare maldestra del Dap, nei giorni scorsi, ha prestato il fianco all’ambiguità e alle interpretazioni più svariate. Ed ecco la necessità di evitare ulteriori passi falsi. «Tartaglia è magistrato da sempre in prima linea contro la mafia», dice Bonafede, che è avvocato. «Lo Stato non fa passi indietro», sottolinea il reggente M5S e viceministro dell’Interno Vito Crimi, già assistente giudiziario. Il ministro punta a contenere le scarcerazioni, ma i magistrati di sorveglianza attuano le norme del Cura Italia e dunque Bonafede ribadisce che «giovedì (domani, ndr) porteremo in Consiglio dei ministri un decreto legge che contiene importanti novità». Sarà la stretta tanto attesa?