L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle nuove norme emanate dal governo con l’obbligo vaccinale per gli over 50.
Obbligo di vaccino per gli over 50, che potranno andare al lavoro solo se immunizzati o guariti dal Covid. Il governo approva l’ennesimo provvedimento per tentare di fermare la crescita senza fine dei contagi ma la maggioranza si divide sull’introduzione dell’obbligo del Super pass per accedere ai servizi o entrare nei negozi, con la Lega che dopo aver minacciato l’astensione deve incassare la linea imposta del premier Draghi sull’obbligo vaccinale ma ottiene la modifica della norma prevista dalla bozza entrata in Cdm: per andare in banca, dal parrucchiere o alle Poste basterà il Pass base.
Il nuovo decreto passa dunque all’unanimità, ma arriva al termine di una giornata tesa tra i partiti nella quale le posizioni sono rimaste quelle già emerse nei giorni scorsi. Pd, Forza Italia, Italia viva e il ministro della Salute Roberto Speranza erano per per estendere l’obbligo vaccinale a tutti i lavoratori mentre sul fronte opposto si è ricreato l’asse Lega-Cinquestelle che diede vita al governo gialloverde. Senza un punto d’incontro è stato il premier Mario Draghi a trovare una via d’uscita: prima ha imposto, contro la volontà della Lega, l’obbligo vaccinale per tutti gli italiani che hanno più di 50 anni, una scelta che non è un «compromesso politico», spiegano fonti di governo ma che serve a ridurre le ospedalizzazioni, visto che sono proprio quelle le classi di età più ricorrenti nelle terapie intensive e nei reparti Covid.
E poi ha avallato il compromesso per evitare l’astensione dei ministri di Matteo Salvini: per accedere ai servizi alla persona – dunque parrucchieri ed estetisti – agli uffici pubblici, servizi bancari, postali e finanziari, nei centri commerciali e nei negozi, ad eccezione di quelli «necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie delle persone», basterà il Green pass base e non quello rafforzato, come era previsto dalla bozza del decreto. Una misura che, di fatto, avrebbe lasciato ai no vax la possibilità di andare solo in farmacia o nei supermercati.