Gds: “Sirigu pronto, Ceccaroni utile, Ranocchia è l’uomo-assist. Le pagelle di Palermo-Modena”
Il Palermo inizia il nuovo anno con un successo importante contro il Modena, frutto di una prestazione concreta e finalmente più incisiva. La squadra di Dionisi, passata al 3-5-2, sembra aver trovato maggiore solidità, trascinata dai gol di Brunori e Le Douaron. Come sottolineato nelle pagelle di Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, la squadra ha mostrato compattezza e grinta, elementi mancati troppo spesso finora, aprendo la strada a un possibile rilancio nella corsa ai playoff.
Ecco i voti del match.
Sirigu 6
Migliore ritorno al Barbera non poteva sperarlo. Riveste la maglia rosanero in quello che è stato il suo stadio dopo 14 anni, lo fa nel giorno del suo 38° compleanno, non prende gol e chiude da capitano. Un sogno. La parata migliore su un’azione vanificata da un fuorigioco, prima pronto anche su Mendes.
Baniya 6
Si fa cogliere impreparato solo in un’occasione ad inizio ripresa. Per il resto una partita senza fronzoli, con qualche errore di troppo nei disimpegni. Ci prova di testa come al solito, non ha fortuna.
Nikolaou 6
Gli tocca Mendes, che si muove tanto e difende anche bene la palla. Se la cava con il mestiere, incollandosi all’avversario anche quando rincula nella sua metà campo.
Ceccaroni 6,5
Giocava sempre già prima, figurarsi adesso con questo 3-5-2. Dietro fa sentire la sua presenza, davanti è sempre pronto a dare una mano. Conquista il calcio d’angolo da cui poi nasce l’azione del gol di Brunori. Nella ripresa va vicino al bersaglio grosso di testa, ma Gagno gli dice no.
Pierozzi 6
Dionisi gli dà fiducia dopo la partita con il Cittadella, ma la sua prestazione soffre di alti e bassi. Fa un po’ di confusione soprattutto quando deve dare manforte in avanti. Condizione ancora non al top, Dionisi lo sostituisce.
Diakité 6
Perde il ballottaggio con Pierozzi, gioca uno spezzone e non è indimenticabile.
Segre 6
La versione da incursore ancora non c’è, quella da soldatino sì. Tanta sostanza a metà campo e contributo importante in fase difensiva. In quella offensiva fatica a trovare la rotta giusta. Fuori nel finale.
Vasic sv
Stavolta non è il primo cambio, ma l’impegno c’è nei pochi minuti che gioca.
Gomes 6,5
Torna titolare e lo fa in regia. Non ha la visione di chi è abituato a dettare i tempi, ma Dionisi gli chiede soprattutto di legare la squadra. Nel primo tempo i giri non si alzano, nella ripresa è tutto diverso. L’azione del secondo gol parte da lui, in più è protagonista di diverse percussioni sulla trequarti avversaria. È ammonito, il tecnico nel finale non rischia e lo richiama in panchina. Esce fra gli applausi.
Saric 6
Ma non era in partenza? Gioca 17’ con l’approccio giusto, come fa chi sente ancora parte del gruppo. Sfiora anche il gol.
Ranocchia 7
L’inizio da mezzala è al rallentatore. Sbaglia tanto e si vede poco. Piano piano riemerge e diventa protagonista con i due assist dei gol. Nel finale si sacrifica tantissimo anche in difesa, soprattutto su Caso.
Lund 6
Non ci sono paillettes nella sua partita. Tanto sacrificio, qualche discesa e pure un paio di cross che non trovano nessuno all’appuntamento.
Brunori 7
Finalmente è tornato. Segna dopo quattro mesi e si toglie anche dal mercato. Si sapeva cosa poteva dare, non si capisce perché si sia dovuto aspettare l’esonero di De Sanctis per rivederlo protagonista. Nella sua partita anche tanta battaglia, come deve fare un capitano. Fuori per la standing ovation.
Verre sv
Gettone di presenza.
Le Douaron 7
All’inizio sembra spaesato, corre tanto e a vuoto, in più non dialoga con Brunori. Poi decide di entrare nella partita e lo fa con il terzo gol stagionale. E il suo guizzo è da attaccante vero. Anche per lui applausi al momento del cambio.
Henry sv
Ci prova subito con un destro a giro, Gagno è pronto.
Allenatore Dionisi 6,5
Adotta il 3-5-2 per necessità, ma anche perché bisogna cambiare. In pratica è come rinnegare quanto fatto finora, dimostra di avere buonsenso nel momento di maggiore difficoltà. Con Gomes in regia mancano le verticalizzazioni, la squadra però sembra più protetta e anche pronta a sfruttare le ripartenze. Il duo Brunori-Le Douaron può avere un futuro, a patto che si insista e alla prossima non si cambi per forza. Lucido nelle sostituzioni.