L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Andrea Silipo, attaccante del Palermo
«Fiducia? È una cosa molto bella, sono arrivato qui in un momento difficile e la società ha creduto in me, riportandomi a Palermo. Non so se sia stato io il primo ad essere richiamato, ma la fiducia c’è e spero di ripagarla sul campo. Se mi aspettavo di tornare? Sinceramente sì, ho fatto abbastanza bene e mi sono allenato sempre al meglio. La società mi ha sempre mostrato tanta fiducia e i direttori mi avevano fatto capire che c’era l’intenzione di proseguire questo percorso insieme.
Primo anno tra i professionisti? Non è un anno normale. Lo vivo in maniera diversa, quello che volevo io era questo e viverlo a Palermo sarà più bello. Ho tanta voglia di tornare, dopo sei mesi difficili in cui ci siamo allenati sempre da soli, c’è il triplo della voglia. Anche nei miei compagni ho visto lo stesso, qui c’è gente che vuole far bene.
Boscaglia? Un impatto positivo, ci ha fatto lavorare subito col pallone e mi è piaciuto. Posto da titolare? C’è sempre da sudare per una maglia da titolare. Io cerco di dare il massimo per convincere l’allenatore, poi sta a lui fare le sue scelte, in base a chi vede più pronto. Ce la metterò tutta per giocare dall’inizio, il ruolo lo sceglierà lui. Io sono a disposizione. Pensiamo innanzitutto a fare bene in ritiro, poi penseremo alla prima partita di campionato. Dobbiamo prendere lì i primi tre punti, un passo alla volta. Che il campionato sia difficile lo sappiamo, ma non facciamo distinzioni. Ogni partita ha lo stesso valore, rispettiamo tutti senza dar peso al nome o alla storia.
Anche il Palermo è una grande squadra e anche noi abbiamo sofferto in qualche partita lo scorso anno. Può succedere, ma dobbiamo sempre cercare di vincere. Anche con i nuovi stiamo formando un bellissimo gruppo. Aver confermato undici giocatori dell’anno scorso è comunque la prova che c’erano giocatori importanti.
Assenza Martinelli quanto pesa? Tanto. Per noi è un giocatore importantissimo, da quando sono arrivato io è sempre stato il capitano, un punto di riferimento. Lo aspettiamo, gli abbiamo fatto tutti un grande in bocca al lupo. Se ho parlato con Felici? Qualche volta, ma di mercato non parliamo. Non so cosa succederà, dipenderà tutto dalla società. Convincere la Roma per tornare alla base? Intanto mi aspetto di giocare molte partite, far bene e aiutare la squadra. Poi alla Roma, per ora, non ci penso. Adesso penso al Palermo, sono un giocatore del Palermo e voglio far bene per il Palermo». Cosa è cambiato dal suo arrivo ad oggi? «Inizialmente ho fatto fatica, per me era un’esperienza nuova, ma i compagni e lo staff mi hanno aiutato. Mi sono trovato benissimo, ma dovendo stare a casa non ho potuto conoscere bene la città. Spero di poterlo fare quest’anno».