L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla viabilità in Sicilia e il nuovo progetto di Musumeci.
Il futuro della viabilità della città potrebbe passare dall’idea di un progetto, magari datato, ma che torna prepotentemente alla ribalta: la circonvallazione esterna, meglio nota come «Pedemontana». L’idea non è del primo che capita, ma nientemeno che del presidente della Regione Nello Musumeci in persona, che è voluto intervenire nell’eterno dibattito sul «cosa fare per alleggerire la trappola infernale di viale Regione», in particolare modo ora che il ponte Corleone è in bilico, o quantomeno malato, con una corsia chiusa e caos ogni giorno.
«Liberare il centro urbano di Palermo dal flusso veicolare delle due autostrade è la prima cosa da fare. Al governo nazionale abbiamo chiesto come Regione – e torneremo a chiedere – di dare finalmente seguito al progetto per la realizzazione dell’arteria di collegamento tra l’autostrada per Catania e quella per Mazara del Vallo, alleggerendo la “trappola infernale” di viale della Regione», ha detto Musumeci dopo un lungo incontro di lavoro avuto con l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e con i tecnici del dipartimento sul nuovo Piano pluriennale degli investimenti dell’Anas.
Ma cos’è la Pedemontana? É il progetto di un bypass tra la A-29 Palermo-Mazara e la A-19 Palermo-Catania, della lunghezza di circa 19 chilometri, largo 25 metri, con 6 svincoli, 9,2 chilometri di gallerie, 3,5 chilometri di viadotti e 6,5 chilometri in rilevato o in trincea. Progetto cassato dalla giunta Orlando nel 2015, con l’Ue che aveva anche strizzato l’occhio ma gli ambientalisti non erano molto d’accordo. Costo totale, circa 900 milioni di euro.