L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma in merito alla mobilitazione dei medici contro i no vax.
Sono in netta minoranza, ma molto attivi sul web «e quando chattano o pubblicano i loro post usano spesso frasi sprezzanti, che, se lette da anime più deboli, in un clima già delicatissimo possono amplificare la tensione sociale.
La nota congiunta è rivolta soprattutto a loro». Parola di Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici di Palermo, che insieme ai pari grado di tutte le altre province siciliane – Vito Ignazio Barraco a Trapani, Giacomo Caudo a Messina, Giovanni D’Ippolito a Caltanissetta, Anselmo Madeddu a Siracusa, Renato Mancuso a Enna, Igo La Mantia a Catania, Santo Pitruzzella ad Agrigento e Carlo Vitali a Ragusa – ha lanciato ieri un messaggio «indirizzato a tutti i nostri colleghi», ma con i camici bianchi no-vax in cima alla lista dei destinatari, «non solo e non tanto per le loro valutazioni in merito all’immunizzazione anti-Covid, ma per il modo di rappresentarle, perché usare certi termini, definire ad esempio “nazisti” i medici favorevoli al vaccino, significa incitare all’odio».