L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla dei vaccini in Sicilia.
Il nome in codice è Scenario di rischio. Così alla Regione chiamano il quadro finanziario che si delineerebbe se il piano vaccinale fallisse, se le ordinanze con cui Musumeci sta quasi obbligando la popolazione ad accettare il siero non producessero l’attesa immunità di gregge.
Perché una cosa è certa: la campagna di vaccinazione non è solo una questione sanitaria, da questa dipende anche il futuro economico della Sicilia. Se tutto andrà bene, entro la fine del 2022 l’Isola avrà recuperato il crollo del Pil registrato nel 2020 (-8,4%).
Ma, appunto, «andar bene» significa immunizzare la maggior parte della popolazione ed evitare misure di contenimento del contagio che si trasformino in vincoli alle attività economiche: dunque se andrà male, se ci fosse una nuova zona rossa o perfino un lockdown, non ci sarà la ripresa prevista e la Sicilia si muoverà lentamente vanificando la spinta che potrebbe dare il Recovery plan.