L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul concorso regionale per 1,170 posti di lavoro a tempo indeterminato.
È una carica di quasi 200 mila candidati (194.077 le domande presentate alla scadenza dei termini, fissata venerdì) che si presenteranno per uno dei 1.170 posti di lavoro a tempo indeterminato alla Regione siciliana. Nelle 24 ore precedenti la scadenza dei termini sono giunte 20 mila domande. Sarà uno dei concorsi maggiormente partecipati degli ultimi tempi e l’amministrazione si prepara per organizzare al meglio la prova. In tutto si tratta di cinque concorsi per 1.170 nuove unità di personale: 1.024 tra laureati e diplomati destinati a potenziare i Centri per l’impiego, 100 laureati per coprire il turn over all’interno dell’Amministrazione regionale, 46 nuovi agenti del Corpo forestale. Delle domande presentate 21 mila sono quelle per il Corpo forestale, 104 mila per i centri per l’impiego. «Si tratta di dati significativi che danno la misura della fame di lavoro che c’è in Sicilia -, commenta l’assessore alla funzione pubblica Marco Zambuto -, dopo 30 anni la Regione torna a bandire dei concorsi e la risposta è stata notevole».
Basta fare un confronto con i numeri di altri concorsi su base nazionale per comprendere l’ordine delle cifre della Regione che riapre alle assunzioni per la prima volta dagli anni Novanta: 81 mila sono state le domande per 2800 tecnici nelle amministrazioni comunali (20 mila solo dalla Sicilia) e 430 mila quelle per insegnanti di scuole medie e superiori per 33 mila cattedre. Un cammino di rinnovamento dell’amministrazione che non si ferma qui «siamo impegnati a modificare l’accordo Stato-Regione per nuovi inserimenti ma anche nella formazione del personale», spiega ancora l’esponente della giunta Musumeci. Nel frattempo la Regione ha concluso l’iter per il rinnovamento del contratto dei dirigenti mentre è al lavoro per quello del comparto. Già espletate, ancora, le procedure per 83 esperti a sostegno delle misure del Pnrr all’interno della amministrazione mentre a breve arriverà il nuovo bando per 300 esperti da destinare ai comuni sempre per il sostegno al Piano nazionale di resilienza. Prossimi passi per l’iter concorsuale sarà la nomina delle commissioni e delle sottocommissioni «pensiamo cinque o anche di più spiega Zambuto».
Quindi ci sarà da trovare luoghi idonei per ospitare le prove. «Siamo in ricerca», conferma Zambuto. Paura di ricorsi? «Noi andiamo avanti, già ci sarebbero stati». I vincitori dei concorsi saranno scelti in base al dl Brunetta ovvero con una valutazione dei titoli e una prova. «Come amministrazione regionale – ha commentato nei giorni scorsi il presidente della Regione, Nello Musumeci -, abbiamo bisogno di ringiovanire le fila, l’età media dei più giovani è di 56-57 anni. Servono giovani carichi di adrenalina, vogliosi di scommettersi e competere. E questo è un obiettivo che tutti stiamo perseguendo, con gli assessori competenti, perché vogliamo che la Regione abbia lo strumento essenziale per avviare e completare il processo di rivincita, rinascita e sviluppo di questa terra dopo tanti anni di rassegnazione».