Gds: “Sicilia, numeri d’arancione ma c’è un…giallo”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul rischio zona arancione in Sicilia.

I dati sono inequivocabili, e indicano la zona arancione, per tutta l’Isola, a partire da lunedì prossimo su ordinanza ministeriale. Le parole, invece, lasciano spazio al dubbio, alla possibilità che la Sicilia resti in giallo. I dati sono gli stessi comunicati ogni giorno dalla Regione al ministero della Salute, incrociati con quelli in mano all’autorevolissima Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, che nelle ultime 24 ore segnano – per il quarto giorno consecutivo e con una stabilità mai vista in questa quarta fase dell’epidemia – lo stesso numero di pazienti Covid ricoverati nelle terapie intensive: 170 su 840 posti disponibili, per un tasso d’occupazione ancorato al 20,2%, superiore, dunque, all’ultima soglia limite fissata da Roma, pari al 20%, rimasta al territorio per non finire in arancione.

Ma, come detto, ci sono pure le parole, che in questo caso hanno un peso ben definito, perché arrivano dalla stessa fonte: la Regione. Per la precisione, dal governatore Nello Musumeci, che ieri, poco prima di firmare su indicazione dal Dasoe l’ennesima ordinanza restrittiva prorogando la zona arancione a Palma di Montechiaro fino al 26 gennaio, interpellato sull’eventuale cambio di calore rispondeva: «Spero di no, i dati al momento sono dalla nostra parte. Però la situazione può mutare, anche nello spazio di qualche ora». Evidentemente, a Palazzo d’Orleans danno tutt’altro che scontato il congedo dalla zona gialla. Lecito, dunque, dubitare ancora, anche perché dal ministero della Salute non trapela nulla sulla fotografia «ufficiale» dei tassi di saturazione ospedaliera, scattata ieri in vista del monitoraggio Covid settimanale che la Cabina di regia nazionale pubblicherà oggi, dirimente per il cambio di colore. Da Roma arrivano però due precisazioni.

La prima: basta anche uno 0,1% in più del fatidico 20% per finire in arancione. La seconda: resta ancora nel campo delle ipotesi l’idea, caldeggiata dalle Regioni, di non considerare più gli asintomatici positivi ricoverati per altre patologie nella misurazione della pressione ospedaliera, stravolgendo così il sistema di valutazione dei colori in vigore da mesi. Da un altro dicastero, invece, arriva una mano tesa sulla sospensione dell’obbligo del green pass per attraversare lo Stretto, disposta in settimana da Musumeci e dalla Regione Calabria.