L’edizione odierna del Giornale di Sicilia si occupa dell’accordo firmato la settimana scorsa tra la Regione e i sindacati dei medici in base al quale i medici di famiglia dovrebbero vaccinare i propri pazienti a domicilio o nei centri messi a disposizione dalle Asp. Oppure nel proprio studio se i locali hanno i requisiti. Ma l’accordo prevede pure che ai medici di famiglia vengano fornite per lo più dosi di siero AstraZeneca, e in misura minore di
fiale prodotte da Moderna.
«Lo stop ad AstraZeneca ha inevitabilmente rallentato il percorso – ha ammesso ieri Gigi Tramonte, segretario regionale della Fimmg, il sindacato più rappresentativo – Ma noi siamo pronti. Attendiamo una chiamata da parte delle Asp. E nel frattempo abbiamo fatto un sondaggio fra i nostri iscritti ricevendo un’adesione al progetto pari a oltre il 70% dei medici.
Abbiamo avuto notizia che riceveremo più dosi del previsto da parte di Moderna. Nell’attesa che si sblocchi AstraZeneca le consegneremo per la maggior parte ai medici di famiglia in modo da poter far scattare la vaccinazione da parte loro. Se così sarà, potranno iniziare a vaccinare fra fine marzo e i primi di aprile».