L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla bufera nella sanità siciliana.
L’inchiesta si allarga ed emergono nuovi indagati. Dalla prossima settimana saranno i pm palermitani a gestire le indagini. Tre i nomi indicati dal gip Brignone sui quali svolgere approfondimenti, tra cui quello del commissario per l’emergenza Covid, Renato Costa, che compare in una lunga intercettazione assieme a Maria Letizia Di Liberti.
«Vanno sicuramente meglio definite le posizioni di persone non ancora indagate – scrive il gip -, ma il cui agire sembra aver contribuito
alla falsificazione di dati rilevanti. Ci si riferisce – in particolare e senza escludere ulteriori coinvolgimenti – a Roberto Gambino e Giuseppe
Rappa, entrambi dipendenti dell’Asp di Palermo, ai quali la Di Liberti suole rivolgersi per “correggere” taluni dati e che si dimostrano
assai “sensibili” all’ “esigenza” di intervenire ove necessario per rivedere valori critici».