Gds: “Sicilia. I numeri non tornano, sfumato il giallo”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui numeri della Pandemia in Sicilia che potrebbero far restare l’isola in zona arancione.

Per un soffio, anzi, per 24 ore di differenza e per due posti letto occupati in più. Ma tant’è: l’Isola resta in zona arancione fino a San Valentino, anche se negli ospedali siciliani il tasso di saturazione delle terapie intensive (parametro dirimente per il cambio di colore) è rimasto ancorato al giallo, cioè a livelli pari o inferiori al limite critico del 20%, per 13 giorni consecutivi. Molti, ma non abbastanza, perché secondo le normative nazionali anti-Covid un territorio deve passare almeno 14 di lune di fila sotto i parametri dell’arancione (o del rosso) per ritornare a tonalità più tenue.

Nel caso della Sicilia, i conti non tornano per quel venerdì di due settimane fa, 21 gennaio, quando il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati registrati il giovedì precedente come accade per ogni decisione riguardante i colori, dispose per la regione le attuali restrizioni: in quella data, l’Isola contava 170 ricoveri in Rianimazione su 840 posti disponibili – poi diventati 858 con l’aggiunta delle unità attivate al Policlinico di Palermo – ossia, un tasso d’occupazione del 20,2%, che a partire dal sabato successivo sarebbe sceso sotto il 20%, sempre di più, fino a raggiungere l’attuale 15,5%. In realtà, anche se già ieri mattina alcune fonti del governo centrale davano ormai per certa la permanenza in arancione, la tonalità dell’Isola, fanno sapere dal ministero, «è rimasta in bilico fino al tardo pomeriggio, perché a spostare l’ago della bilancia era davvero un soffio, come già accaduto alla Calabria tempo fa, anche se in quel caso in gioco c’era il passaggio inverso, dal giallo all’arancione».