Gds: “Sicilia. Gli effetti economici della «Fase 2». Confcommercio: i bilanci delle aziende messi a dura prova. Parrucchieri e palestre, urlo di dolore”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sugli effetti della Fase 2 in Sicilia. Il decreto del premier Conte ha rinviato al primo giugno la riapertura di parrucchieri, centri estetica, palestre, alberghi, bar e ristoranti. Secondo l’osservatorio della Confartigianato, solo per il settore dell’acconciatura e dell’estetica, in Sicilia si verificherebbe una vera e propria ecatombe. Su novemila imprese che danno lavoro a quindicimila addetti, è stata stimata una perdita di quasi 64 milioni di euro, circa il 6 per cento a livello nazionale, con quattromila persone in meno sul fronte dell’occupazione a causa dei mancati ricavi. Segue la Confesercenti: «La categoria è in grosse difficoltà – dice Nunzio Reina, presidente dell’area Immagine e Benessere – non siamo in grado di continuare. Vogliamo lavorare ma se non ci mettono in queste condizioni, saremo noi gli abusivi del domani». Il presidente regionale di Confcommercio, Francesco Picarella, avverte che «gli ultimi due mesi hanno messo a dura prova i bilanci delle aziende e dunque servono misure importanti», concetti ribaditi da Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo: «La Sicilia sta sprofondando e il Governo nazionale, con le ultime decisioni, ha evidentemente deciso di farci morire di fame. È un decreto inaccettabile che mette l’Italia del Sud in ginocchio e che premia le lobby del Nord, che possono riaprire industrie e cantieri, mentre qui si tengono chiuse le attività con cui si regge prevalentemente la nostra economia. Così si rischia una rivoluzione che non potremo più contenere».

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Redazione Ilovepalermocalcio