Gds: “Sicilia Covid, in calo i positivi: si riavvicina la zona gialla”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul calo dei positivi in Sicilia.

Torna a calare sotto quota settemila casi il bilancio giornaliero dei positivi al Coronavirus emersi in Sicilia, e a diminuire, tanto da far rientrare l’Isola in zona gialla da lunedì prossimo, sono pure gli ingressi nelle terapie intensive. Cresce, invece, la polemica sulla gestione dell’emergenza Covid da parte della Regione, e stavolta, dopo la querelle sulla disponibilità dei posti letto in Rianimazione andata in scena mercoledì scorso tra l’opposizione e il dirigente generale dell’assessorato alla Salute, Mario La Rocca, stavolta è la Cgil ad alzare il tiro.

La Cgil punta su una notizia anticipata un mese fa dal nostro quotidiano – in un periodo in cui il boom di positivi aveva ridotto al lumicino le scorte di tamponi rapidi disponibili – ossia, su quel lotto di tre milioni di test antigenici comprati dall’Asp di Ragusa da un’azienda ligure, con delibera firmata a fine dicembre dallo stesso La Rocca, al costo di 1,09 centesimi a pezzo: kit di prima generazione distribuiti in tutta l’Isola che, secondo la Cgil, sarebbero «inattendibili per le ultime varianti di Sar[1]sCov-2» con conseguenze negative sul sistema di tracciamento, mentre «sarebbe stato più opportuno spendere di più per assicurarsi test più affidabili come quelli di ultima generazione, sensibili alla Omicron».

In serata, la replica di La Rocca, che ribadisce le spiegazioni date nel pomeriggio al nostro giornale: «I tamponi acquistati dall’Asp di Ragusa per conto della Regione sono gli stessi in uso in altre Regioni italiane – a cominciare dalla Toscana, che ha partecipato alla stessa gara della Sicilia – e hanno livelli di sensibilità e specificità, rispettivamente, del 93% e del 100%, dunque notevolmente superiori ai parametri minimi fissati dal ministero, pari all’80% per la sensibilità e al 97% per la specificità.