L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla zona arancione in Sicilia che va verso l’addio.
Stavolta non ci sono più dubbi: da lunedì prossimo, dopo aver trascorso tre settimane in arancione, la Sicilia ritornerà in giallo, per la sesta volta dall’inizio dell’epidemia. A dirlo sono i numeri, i tassi di saturazione nei reparti destinati ai pazienti Covid, in particolare l’occupazione delle terapie intensive, ossia il parametro che poco prima del 24 gennaio, superando la soglia d’allarme del 20%, aveva decretato attraverso ordinanza ministeriale il cambio di colore per la regione, per poi scendere sotto la soglia critica subito dopo e paradossalmente per tutta la durata della zona arancione. Fino a ieri, giornata cruciale, come ogni giovedì, per l’elaborazione del monitoraggio Covid settimanale che la Cabina di regia nazionale pubblicherà oggi, dunque per la valutazione dei colori: nelle ultime 24 ore il tasso di saturazione nelle Rianimazioni siciliane si è stabilizzato a quota 13,4%, un valore da giallo fisso, quasi da bianco.
Ma cosa cambierà da lunedì prossimo in termini di restrizioni? Per i vaccinati in possesso di super green pass praticamente nulla, anche rispetto al bianco, visto che da oggi, in tutta Italia, cadrà l’obbligo di mascherina all’aperto – salvo situazioni di assembramento – che l’Esecutivo aveva stabilito dalla zona gialla in su. Obbligo sul quale la Regione aveva anticipato i tempi, disponendo la stretta già a partire dal 2 dicembre 2021, quando l’Isola era in zona bianca. Obbligo che adesso, sottolineano dal ministero, «in linea di principio potrebbe pure ritornare, attraverso ordinanza regionale, così come è accaduto in Campania», ma, spiega al nostro giornale il dirigente generale dell’assessorato alla Salute, Mario La Rocca, «a Palazzo d’Orleans non c’è al momento alcuna ipotesi in merito, perciò ci conformeremo alle disposizioni di Roma».