Gds: “«Si doveva intervenire prima, ci aspetta il picco»”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Bruno Cacopardo, primario di Malattie Infettive dell’ospedale Garibaldi di Catania e componente del Comitato regionale Coronavirus «Bisognava pensarci prima. Queste norme sono leggermente tardive. Sarebbe stato più utile far osservare prima il rispetto delle misure di sicurezza, quando tra assembramenti e rientro dalle vacanze, il virus circolava liberamente. Ora si muove tra gli ambienti familiari. La curva è in ascesa, il picco deve ancora arrivare. Si ricorre dunque a delle disposizioni straordinarie perché le ordinarie non sono state rispettate».

«L’uso corretto delle mascherine in prossimità di altre persone, in ambienti chiusi o in condizioni di assembramento, il rispetto del distanziamento, la disinfezione e il lavaggio frequente delle mani avrebbero sicuramente consentito di contenere la curva dei contagi che invece ora è in una fase ascensionale importante. La rilassatezza che si è determinata in tutti a partire dall’estate ha determinato un abbassamento della guardia. Il virus nel periodo settembre-ottobre ha ricominciato a circolare e sta diventando prevalentemente intrafamiliare».

«Fare paragoni con il mese di marzo è inopportuno. Parliamo di due curve totalmente diverse. In quel caso la curva è salita velocissima come uno tsunami improvviso.

Ora la curva ascensionale sale più lentamente. Siamo ancora nella fase iniziale di una curva che sta salendo per raggiungere il picco. La parte più diffusiva la dobbiamo ancora vedere».