L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Franco Iachini, presidente del Teramo
«Palermo? Sarà una partita speciale. Siamo amareggiati di ospitare una squadra così importante con lo stadio chiuso, ma ancora nutro una speranza. Il Teramo ha presentato un progetto alla regione Abruzzo di apertura degli stadi. Abbiamo chiesto all’assessorato alla Salute di aprire l’impianto, rispettando tutte le norme di sicurezza.
Ci sarebbero un migliaio di tifosi, potremmo accogliere il Palermo almeno con una piccola cornice di pubblico. Noi siamo fiduciosi, avremmo qualche risposta nei prossimi giorni.
Ci sono ancora dieci giorni e ci stiamo preparando con un grande sforzo organizzativo. Se fosse stata a porte aperte, avremmo fatto il tutto esaurito perché l’ospite è eccezionale.
Palermo è abituato a grandi numeri, ma da noi 10.000 spettatori sarebbe stati un successo. Speriamo che al ritorno, al “Barbera”, possa esserci una cornice di pubblico importante.
Il Palermo ha tutte le intenzioni di essere una squadra protagonista di questa stagione, con l’ambizione di risalire nelle categorie che merita la storia del club. Mi aspetto una partita impegnativa. Il nostro allenatore l’affronterà con la massima attenzione ed il rispetto che merita, ma senza paura. Sappiamo di avere di fronte uno degli avversari più qualificati del girone. Già l’arrivo di Boscaglia dimostra le ambizioni della piazza. Girone C? Non ha nulla che invidiare alla Serie B attuale, secondo me è una Serie B2. Ho avuto una vera e propria polemica con il direttivo della Lega Pro nella formazione dei gironi. Ci sono due pesi e due misure, questo non va bene. Facciamo allora i gironi nazionali ad estrazione, così facendo si ha maggiore equilibrio e democrazia. Siamo professionisti, sappiamo che per affrontare questo campionato ci sono dei costi. Favorite? Le siciliane, Palermo e Catania, avranno un posto sul podio del campionato. Ci sarà anche la concorrenza forte di Bari e Avellino. Sarà una stagione particolare. Con le porte chiuse, o semi aperte, il fattore campo inciderà. Per questi club importanti non avere il fattore campo dalla propria rischia di impoverire un po’ la squadra. Tedino è una persona di grande spessore e valore umano. È stato l’allenatore che ha segnato il mio esordio nel mondo del calcio, sono entrato nel Teramo lo scorso anno.
Lui mi raccontò di Palermo, parlandomi di un’ottima piazza, e dell’esperienza che ha avuto in rosanero con Zamparini. Tra l’altro ha portato qui un calciatore come Santoro che a noi piace molto ed è un punto di riferimento della squadra».