Gds: “Sfida difficile: il Palermo studia il contropiede per colpire il Pisa”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo impegnato a Pisa.

Contrordine: il ciclo di fuoco non è finito a Bolzano. Oggi a Pisa un altro «crash test» per il Palermo che non vuole perdere contatto con la zona playoff. Perché è davvero difficile dire se sia più forte il Pisa, il Sudtirol, il Bari o la Reggina. Certo la squadra toscana lo scorso anno fallì la promozione nella finale playoff col Monza, alla vigilia di questo campionato era considerata una delle grandi favorite per il primo posto assoluto e probabilmente se Luca D’Angelo non fosse stato richiamato alla settima di andatadopo la sfortunata parentesi di Maran oggi i neroazzurri sarebbero ancora più in alto.

La forza del Pisa tuttavia oggi può essere un vantaggio per il Palermo. Ci spieghiamo meglio: i rosa negli ultimi due mesi hanno giocato le migliori partite contro formazioni che li precedevano in classifica.

Quando hanno affrontato avversari che stavano dietro (Perugia e Ternana) hanno accusato evidenti flessioni, insomma, la pressione e la consapevolezza di rischiare una figuraccia finora hanno tirato fuori il meglio da questa squadra. Per inquadrare meglio la partita diciamo che il Pisa ha quattro punti in più del Palermo, ha segnato dieci g0l in più in virtù di una straordinaria batteria di attaccanti (Gliozzi, Torregrossa, Tramoni, Sibilli e Moreo) e di un centrocampista di gran- de impatto come Tourè, ha incassato quattro gol in meno dei rosa, però ha un tallone d’Achille. Almeno lo dicono i numeri. Il proprio campo. Allo Stadio intitolato a Romeo Anconetani il Pisa ha già perso quattro volte, contro le due sole sconfitte esterne.

E anche recentemente ha accusato qualche battuta interna a vuoto pareggiando col Venezia (1-1) e perdendo contro il Sudtirol (0-1). Ricordando quello che accadde all’andata al «Barbera». diciamo che il Pisa è una squadra che attacca molto ma che si espone al contropiede, ed è li che oggi il Palermo deve colpirlo. Se i connotati della gara sono ben delineati e immaginiamo che la squadra di D’Angelo aggredirà il Palermo, non è facile capire a chi si affiderà Eugenio Corini. Che ieri nell’ultimo allenamento ha provato anche Soleri, Di Mariano, Saric e Damiani nella formazione iniziale.

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Redazione Ilovepalermocalcio