L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul calciomercato in serie B.
Senza timore di passare per «partigiani» possiamo dire che al mercato di gennaio la squadra che ha fatto le migliori cose è il Palermo. Ha alleggerito l’organico di quei giocatori che non giocavano e l’ha completato con altri già pronti per la categoria. Resta la beffa Azzi, ma Tutino, Verre e Masciangelo sono tre sicurezze per la B. Orihuela, Aurelio e Graves sono giovani ben quotati, più che semplici promesse. Il colpo grosso non c’è stato ma ci sono due nomi di prestigio che han-no smosso le acque. Nainggolan alla Spal e Zarate (che si è svincolato dal Platense e firmerà a giorni) al Cosenza. Due giocatori dal glorioso passato ma non più giovani: il belga 34 anni, l’argentino 35. Due calciatori che non sempre hanno espresso il loro talento in Italia. Li hanno presi due squadre in grande difficoltà, un po’ come mosse disperate, anche per dare un messaggio ai propri tifosi. Nainggolan (ex Roma e In-ter) torna in Italia dopo due anni e dopo la modesta esperienza a Anversa; Zarate (ex Lazio, Inter e Fiorentina) torna dopo cinque anni. Con che spirito e ín che con-dizioni fisiche tornano? Non sarà facile calarsi in una realtà come la B in cui il collettivo conta più delle individualità, basta vedere cosa è accaduto a Como con l’ingaggio dello spagnolo Fabregas, che mai ha fatto la differenza.
Nel complesso possiamo dire che le prime della classe si sono rafforzate senza follie, tra le ultime ci sono state due «rivoluzioni» a tutto tondo. La capolista Frosinone non ha avuto bisogno di cambiare, è una macchina che va da sola ed ha aggiunto solo l’attaccante Bidaoui, che l’Ascoli ha ceduto imprudentemente. Il Genoa ha «acquistato» Coda, il bomber voleva andare via. Gilardino l’ha convinto restare e Coda a gennaio ha segnato gol importanti. Sarebbe stato difficile trovare di meglio sul mercato e il Benevento (che lo avrebbe voluto) ha virato su Pettinari per sostituire Forte ceduto all’Ascoli. A Genova una storia da libro Cuore: il ritorno al minimo dello stipendio di Criscito che si è liberato dal Toronto. Criscito, bandiera rossoblù, ha da farsi perdonare il rigore sbagliato ad aprile del 2022 nel derby contro la Samp che costò la retrocessione al Genoa. L’altra «big», la Reggina, ha puntellato la difesa col siciliano Terranova (dal Bari) e non ha ceduto il suoi «gioielli». Per quanto fatto, sulla carta, possiamo dire che al termine di questa finestra di mercato c’è una squadra in più che può sperare nei playoff ed è il Palermo. E almeno un paio di formazioni, appunto Cosenza e Venezia, che hanno qualche chance in più per conservare la categoria. In quanto Nainggolan, è l’ultima scommessa di Tacopina.