Gds: “Serie D ferma. Parla l’ex rosa Bordon: «La pausa deve dare motivazioni, l’ideale è tenere il rendimento costante»”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Claudio Bordon, ex preparatore atletico del Palermo dal 2004 al 2008 e per la seconda metà della stagione 2017/18. Un passato a tinte rosanero che Bordon non dimentica affatto, anzi: «La domenica, la prima cosa che guardo è il risultato del Palermo, poi le altre squadre per le quali ho lavorato. Conosco bene Santana, conosco Pergolizzi con cui ho lavorato quando è stato chiamato in prima squadra e conosco Petrucci, l’attuale preparatore atletico, che considero un bravo professionista». Professore, quanto può incidere una pausa inaspettata in questa fase del campionato? «Posso dire, per esperienza, che questo è sempre stato il periodo più delicato della stagione. Basta vedere le statistiche, il maggiore indice di infortuni cade proprio in questo periodo, alla fine della stagione invernale. Inoltre è da capire il peso psicologico di questa pausa, perché i giocatori vogliono giocarsi il rush finale se c’è un obiettivo in palio o se comunque ci si vuole mettere in mostra». Di fatto, in vista delle ultime gare di campionato, cosa può realmente cambiare? «Fondamentalmente, la sosta può servire per giocare la fase finale con maggiore energia e per recuperare anche chi è infortunato. L’unica attenuante è sulla tenuta mentale, perché non ci si deve rilassare, ma a lavorare sull’obiettivo. Quando ci poniamo di fronte ad una strategia di allenamento, cerchiamo di avere la maggiore continuità possibile. Chi vince, d’altronde, è sempre chi ha un rendimento costante». In queste due settimane senza partite si può ipotizzare un mini ritiro? «Se dipendesse da me, ne approfitterei per fare una piccola valutazione e lavorare individualmente sulle carenze di ognuno dei giocatori. Punterei maggiormente sul lavoro individuale, facendo riposare i calciatori più acciaccati e allenando di più quelli che hanno giocato di meno, anche per far salire di condizione tutti quei giocatori che hanno mostrato delle carenze». Nonostante sia finito in Serie D, lei segue ancora il Palermo: che impressione le ha fatto? «Sono andato a vedere due partite e mi ha impressionato la presenza di pubblico, è bestiale. Ero abituato a vedere lo stadio pieno, ma quando sono stato chiamato l’ultima volta era un disastro. Adesso c’è un ritorno di entusiasmo e la squadra la vedo bene, ha le carte in regola per vincere. Anche se ha lasciato qualche punto per strada, si è ripresa nelle ultime partite dopo il calo coinciso con l’infortunio di Santana. Per com’è attrezzata la squadra e per la realtà della città, il Palermo deve ambire ad un ritorno tra le grandi il prima possibile».