L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” attraverso un editoriale a firma Carlo Brandaleone si sofferma sulle big del campionato di B che non decollano e sull’exploit del palermitano Crociata.
Si usa dire che a gennaio cominciano nuovi campionati, dopo un girone di «assestamento». Molto che vale soprattutto in B, dove le «stelle» di primo livello sono poche e la differenza è fatta da valori come affiatamento, equilibrio tattico e condizione atletica. Che spesso, come s’è visto proprio a Palermo, hanno tempi da rispettare. Cosi è facile rilevare che le prime sei giornate del torneo cadetto hanno proposto una classifica ben diversa da quella dopo le prime sei giornate di andata. Che furono dominate da Reggina, Brescia e Ternana. Tutte squadre oggi in difficoltà. E tutte travagliate da problemi societari. La prima morale può essere quella che anche la solidità societaria alla lunga paga.
Una ipotetica classifica del girone di ritorno vede in testa il Frosinone con 16 punti in sei gare, poi il Sudtirol con 14, dopo Palermo, Cittadella, Genoa e Cagliari con 11, Perugia, Bari e Modena con 10. La squadra che ha guadagnato più delle altre rispetto il girone di andata è il Perugia, che dopo sei giornate aveva solo due punti. Ma anche il Sudtirol ha raddoppiato il suo «bottino». Buona la crescita dei rosa che alla sesta del girone di andata avevano 7 punti. Ma il dato più sorprendente, in negativo, riguarda Brescia e Reggina.
I lombardi nel 2023 non hanno fatto un punto in sei partite, nelle prime sei dell’andata avevano messo insieme 15 punti. La Reggina nelle prime sei del ritorno ne ha fatti solo 3 con quattro ko di fila, all’andata ne aveva messi insieme 15. Difficile trovare una spiegazione comune. Il Brescia di Cellino è in crisi gioco e di fiducia, alla Reggina gira tutto storto e sta pagando anche una flessione atletica. Farsi rimontare tre gol a Cittadella, dal peggiore attacco della categoria, non è un segnale positivo. Si dice che a gennaio cambia qualcosa anche per gli innesti di mercato. Ma chi ha fatto davvero la differenza in questo inizio di anno? Partiamo dalle panchine. Chi pensava che Ranieri avrebbe fatto volare il Cagliari è andato deluso. Undici punti ha messo insieme la squadra sarda nelle prime sei giornate di ritorno, dieci ne aveva fatti nelle prime sei di andata con Liverani.
Non la sta facendo Nainggolan a Ferrara, Zarate s’è fatto male a Cosenza e ha già chiuso la sua stagione, il calciatore che a sorpresa ha cambiato gli equilibri della propria squadra è invece Crociata. Palermitano di 25 anni (per la precisione di San Cipirello), scuola Milan, dopo quattro mesi senza gloria al Súdtirol. ha rilanciato il Cittadella con quattro gol in sei partite. Gli ultimi due hanno messo ko la Reggina. Dopo un percorso tra alti e bassi con qualche presenza in A con Empoli e Crotone, il trequartista palermitano sembra avere raggiunto la giusta maturità. Se i gol di Crociata hanno tirato su il Cittadella, quelli di Luperini sono serviti al Perugia per vincere il derby e portarsi in zona salvezza. Due gol nel derby sono sempre speciali.