L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Totò Schillaci su Diego Armando Maradona.
«È stato il più grande, la sua scomparsa mi ha addolorato perché
Diego era il calcio, è stato unico e non è paragonabile a nessun altro. Maradona è stato il più bravo di tutti. Pelè è stato il più bravo del suo
tempo, Diego il più bravo di sempre. Ai tempi di Pelè si giocava ad altri ritmi, Maradona anche oggi sarebbe il numero uno, forse ancora più devastante. Perché negli anni Ottanta le marcature erano ancora individuali, non dimentichiamo il trattamento che gli riservò Gentile in Spagna nel 1982. Ma vi immaginate oggi Maradona con gli spazi che lasciano le marcature a zona? Farebbe una caterva di gol, più di Messi e Ronaldo».
«Mi sarebbe piaciuto giocare insieme con Maradona almeno una sola volta, anche in amichevole. Ma non è mai accaduto. Però ci ho giocato contro più volte, con la Juventus, con l’Inter e con la Nazionale. Il ricordo più bello di Diego quando perdemmo nel marzo del 1990 a Napoli 3-1. Quel giorno lui segnò uno dei suoi gol più spettacolari, una punizione da oltre trenta metri
che sorprese Tacconi. A fine partita Maradona venne a consolarmi e mi
chiese di scambiare la maglia. La sua maglia con la fascia di capitano è uno
dei ricordi più belli della mia carriera di calciatore. Averla per me è un
grande onore. Fu gesto che non dimenticherò mai perché lui era già un
idolo, aveva vinto i mondiali del 1986 mentre io non ero ancora nessuno, o meglio non c’erano stati ancora i Mondiali del 1990. Fu uno di quei gesti che per me rendono Maradona unico anche sul piano umano».