Altro personaggio importante nel nuovo Palermo sarà Rinaldo Sagramola, una vecchia conoscenza dei rosanero che faceva parte del quadro dirigenziale ai tempi della Serie A con Zamparini, adesso avrà un ruolo importante nei rosanero ovvero amministratore delegato. L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” fa il punto sulle sue parole dette nella conferenza stampa di presentazione del nuovo corso rosanero. «È un ritorno che non mi aspettavo, affronto questa avventura con molta preoccupazione e senso di responsabilità, soprattutto nei confronti di chi ha fatto un passo così complicato come entrare nel calcio per rappresentare la propria città, che si aspetta un rapido ritorno nelle categorie che il Palermo deve necessariamente disputare». Il primo pensiero è rivolto verso chi, anche sette anni fa, era presente dietro le quinte e oggi è senza lavoro: «Sono protagonisti incolpevoli di una situazione incresciosa. Nei loro confronti abbiamo assunto un impegno,provvederemo nel caso di immediata e futura necessità a rivolgere uno sguardo all’interno del gruppo che si è distinto per professionalità nel vecchio Palermo». Tutti i dipendenti sono in attesa di capire se ci sarà, per loro, un futuro nel nuovo club: «Lunedì (domani, ndr) ci sarà il primo incontro con i sindacati, ma tutt’ora sono dipendenti del vecchio Palermo. Vedremo cosa succederà ». Purtroppo non ci sarà spazio per tutti, dato che il budget stanziato per la Serie D non lo permette. I conti, per quanto riguarda la stagione che sta per cominciare,sono impietosi: «Il piano di investimenti – prosegue l’amministratore delegato prevede 15 milioni in tre anni. Si immagina di spendere un milione o un milione e mezzo per l’anno in Serie D, in aggiunta ai ricavi. Per la Serie C, invece, tra i sei e i sei milioni e mezzo. Solo con capitale proprio, senza indebitamento». Anni di vacche magre, per forza di cose, perché le categorie richiedono sacrifici di questo genere con introiti a dir poco risibili. Con questo milione e mezzo di base bisognerà creare la squadra. Intanto quella dirigenziale è già formata: «Abbiamo scelto persone rispettate e serie che sapranno dare un contributo al rilancio tecnico della prima squadra e del settore giovanile. Ci vorranno anni per costruirlo, ma lo conosco abbastanza bene. Le persone che abbiamo chiamato hanno risposto con entusiasmo». Per quanto riguarda i giocatori, invece, «servono almeno dieci under, poi altra gente dal rendimento sicuro». Senza escludere ritorni dalla vecchia società: «Non chiudiamo la porta a chi tende la mano,purché sia sostenibile. Se vogliono lo stipendio da Serie B non può funzionare. Il ritiro inizia il 12 agosto a Petralia Sottana, ci tratterremo fino al 23. Poi torneremo in città, ma il Tenente Onorato non è disponibile. Abbiamo chiesto disponibilità al Cus». Tutto per essere pronti per l’esordio in campionato, il 1° settembre, in attesa di sapere in quale girone si giocherà: «Noi conclude – ci aspettiamo di giocare in quello di Sicilia e Calabria».