L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha riportato la notizia riguardante il Santuario di Santa Rosalia che riapre le porte dopo circa tre mesi. Alle 10 in punto don Gaetano Ceravolo, rettore del Santuario che sorge dove la Patrona di Palermo visse da eremita, ai piedi della scalinata benedice una ventina di fedeli giunti per primi sul monte. Una preghiera, una richiesta di una grazia, il desiderio di respirare un’atmosfera di pace: sono tanti i motivi che spingono palermitani e non a visitare la grotta. Perora sarà possibile solo per due giorni a settimana, il martedì e il venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, grazie alla presenza di cinque volontari dell’Arca Verde e di due dipendenti del Santuario, che si occupano di far rispettare tutte le regole anticontagio. Non vengono celebrate messe aperte al popolo, né sono accessibili i bagni pubblici. Ma si ricomincia. «Questo lungo periodo di chiusura e isolamento qui mi ha permesso di meditare su Rosalia in maniera profonda – confida don Gaetano – sul suo rapporto col Signore vissuto nel silenzio, nell’intimità. Rosalia ci fa riscoprire il rapporto con noi stessi, con la natura. È una donna che ha vissuto un “lockdown” volontario per riscoprirsi nel suo rapporto con Dio».