Gds: “Pubblico e privato, arriva il Green pass. Draghi: «Le cose vanno fatte perché si devono fare». Salvini mastica amaro: «Unici in Europa»”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’obbligo del Green Pass.
«Le cose vanno fatte perché si devono fare, non per avere un risultato immediato». Il presidente del Consiglio Mario Draghi, da Bologna, prende in prestito le parole di Nino Andreatta per dare la linea sui prossimi passi del Governo. Passi necessari per contrastare il virus e, soprattutto, per tornare alla normalità: perché, nelle intenzioni del capo dell’esecutivo, è questa la funzione chiave del «super Green pass» che approderà in Consiglio dei ministri domani. Il provvedimento, al di là delle residue resistenze di una parte della Lega («saremo gli unici in Europa», osserva Salvini), nelle sue grandi linee è pronto.
Gli ultimi nodi da sciogliere riguardano la platea dei destinatari. E Palazzo Chigi starebbe puntando all’estensione del Green pass non solo al settore pubblico, ma anche a tutto quello privato. «Ci stiamo lavorando», spiegano fonti qualificate dell’esecutivo.
Le prossime ore, per inquadrare con una certa nettezza il super Green pass, saranno decisive. Difficilmente Draghi convocherà la cabina di regia per oggi. Più probabilmente il premier farà tutto nella giornata di giovedì: prima il vertice con i capidelegazione e, dopo un’ultima interlocuzione tra Governo e Regioni, il Consiglio dei ministri. Sul fatto che il Green pass sarà obbligatorio per i dipendenti del settore pubblico non c’è ormai alcun dubbio. E, secondo fonti di Governo, è molto probabile l’inserimento nel decreto dell’obbligo anche per i privati che lavorano in quei settori in cui il cliente ha il dovere di esibire il certificato verde. Ristorazione, bar, trasporti di lunga percorrenza, cinema e teatri, tanto per fare qualche esempio.