Gds: “Pergolizzi: «Vinto come volevo. E non era facile»”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Rosario Pergolizzi, allenatore del Palermo: «Abbiamo disputato una grande partita – afferma il tecnico rosanero – contro un’ottima squadra, ottenendo una vittoria importante. Ho visto la partita che mi aspettavo, vinta come volevo. La mia squadra ha giocato bene, a parte gli ultimi quattro o cinque minuti in cui ci siamo un po’ preoccupati. Vincere non era facile ma la squadra ha affrontato la partita nel migliore dei modi. Il Giugliano? Me lo aspettavo così come ha giocato, anche se stavolta hanno fatto qualcosina in meno in attacco. È anche vero che noi abbiamo una discreta difesa, mentre loro sono una squadra che lotta, corre, si dà da fare e farà sicuramente un ottimo campionato. Esclusione Ricciardo? Ricciardo e Santana – spiega l’allenatore rosanero – si sono allenati meno degli altri, quindi mancando Ficarrotta, avendo avuto Lucera con la febbre e Rizzo Pinna che non stava bene, ho dovuto propendere per la scelta di non far giocare Ricciardo perché mi serviva un cambio durante la partita». Pergolizzi si sofferma poi sull’ottima prestazione di Accardi, ma non solo: «Stanno facendo tutti bene. Ai calciatori prima o poi l’occasione capita, poi deve essere bravo l’allenatore a fare le scelte giuste. Non solo Accardi ha giocato bene ma anche altri e devo dire che a me piace quando i miei calciatori riescono a mettermi in difficoltà nelle scelte». Sugli obiettivi a breve termine Pergolizzi è chiaro: «Non mi interessa assolutamente il titolo d’inverno perché l’importante è essere lassù a maggio. L’ho già detto quando abbiamo fatto il record di successi e continuerò a ribadirlo. A me fa piacere solo quando vedo prestazioni come quelle di oggi o come quella della scorsa settimana e vedo che la squadra cresce e migliora, poi i titoli platonici li lascio agli altri». Un Palermo condannato a vincere e Pergolizzi lo sa: «Sicuramente il fatto di essere il Palermo e dover andare su ogni campo a vincere ci porta un po’ di pressione ed infatti non vediamo l’ora di staccare per una settimana o quindici giorni, visto che noi ci alleniamo anche il lunedì e dal 12 agosto, quando siamo andati in ritiro, ad oggi avremmo riposato due o tre giorni effettivi. Poi tutti vogliono fare la prestazione e vincere contro di noi. Ogni partita è una battaglia ed in questo dobbiamo crescere, nella consapevolezza che noi siamo il Palermo e che tutti ci tengono a fare bella figura contro di noi». Chiusura sulla scelta di schierare cinque under: «Un allenatore ha bisogno di tempo. All’inizio giocavano sempre gli stessi under, ma ho aspettato e aspetterò sempre tutti. Gli under devono crescere».