Gds: “Pergolizzi: «Pensiamo solo a vincere»”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle dichiarazioni del tecnico Pergolizzi: «Non possiamo non pensare di dover vincere. Sappiamo dentro di noi che il Palermo non può non giocare per vincere. Sappiamo anche che è una categoria molto difficile, con giocatori forti e squadre organizzate, con città importanti. Sarebbe troppo riduttivo però dire che non possiamo giocare per vincere. Ci vorrà tempo, ma dobbiamo acquisire mentalità e atteggiamento, sia che si giochi con la prima, sia che si giochi con l’ultima. Venivamo da un campionato vinto e sapevamo che non c’erano risorse economiche per un torneo di un certo livello. Ero convinto che con 3-4 innesti si potesse fare qualcosa di importante». Marsala? «È un ambiente che conosco per averci lavorato e non posso certo dire cose negative. Sarà una partita difficile contro una squadra siciliana, ci saranno anche tanti ragazzi di Palermo che vorranno mettersi in mostra. Abbiamo poco tempo prosegue il tecnico – non possiamo piangerci addosso, ma lavorare sull’intensità. Dobbiamo giocare e conoscerci, è come se avessimo saltato la prima settimana. Si può correre quanto si vuole, ma il pallone è fondamentale. Siamo leggermente indietro, ma non è un alibi. Questo step riusciremo a colmarlo leggendo bene le partite. È stata una goduria vederli cantare per due ore, questo è veramente bello e non ti fa vedere l’ora di tornare in campo per giocare. Numericamente serve qualcos’altro, ma Sagramola e Castagnini sanno fare il loro lavoro e il mercato chiude il 31 agosto. Manca qualche attaccante. Santana non è da escludere che possa giocare da trequartista, le sue qualità non si discutono». Rizzo Pinna? «Può fare il trequartista o la seconda punta, altrimenti la mezzala con i suoi tempi di inserimento. Non è un regista. Martin può ricoprire tutti i ruoli della mediana, è aggressivo e tecnicamente molto bravo. Abbiamo parlato a lungo, ma lui può insegnarmi l’italiano…». Scelte? «Non vogliamo sbagliare e vogliamo il tempo per valutare. Abbiamo portato quattro giocatori in prova perché siamo convinti che possano darci qualcosa». Fascia di capitano? «Lo deciderò io – conclude l’allenatore – e dovrà dare l’esempio ai giovani. Da calciatore, poi, ho avuto tanti capitani che non avevano la fascia. Accardi è come me, vorrebbe spaccare il mondo, ma non occorre essere capitano per capire le responsabilità dei palermitani. Potremmo pure cambiarlo ogni settimana».