L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Rosario Pergolizzi, ex allenatore del Palermo:
E’ l’unico allenatore palermitano ad avere vinto due campionati sulla panchina rosanero: quello Primavera nel 2008 e la Serie D lo scorso anno «E la testa mi dice che ne vincerò un altro…chissà.
Il calcio di oggi non è facile, ci sono regole che non accetto, se non hai uno sponsor (un’azienda che finanzia il tuo ingaggio almeno in parte, ndr) in D e in C non è facile allenare. Ho avuto qualche offerta ma poco convincente, preferisco stare a casa e aspettare».
«Io per il Palermo ci sarò sempre, per qualsiasi compito. Sono un tifoso, lo era mio padre che faceva le trasferte con gli ultrà di Vicè il pazzo, ogni tanto mi portava. E quando nel 1986 Veneranda mi convocò alla partitella del giovedì mi sembrò di sognare. Il Palermo mi cedette in prestito all’Olbia ma poi fallì. Io al posto di Guidolin? Sapevo che ero di passaggio, accettai perché non potevo dire di no, non mi ero fatto illusioni ma è stata una bella esperienza. Vittoria campionato Primavera? Mi sentii come quando Ranieri vinse la Premier con il Leicester. A quella squadra avrei potuto chiedere tutto.
E rilanciammo Hernandez che con Ballardini non giocava in A. Hernandez era pieno di orecchini e collanine, quando mi incontrava per strada se li levava di corsa. Mazzotta e Misuraca hanno fatto belle carriere, gli altri un po’ meno ma hanno avuto le loro chances. Avrei scommesso su Conti».