Gds: “Pergolizzi: «L’obiettivo non sono i record»”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Rosario Pergolizzi, allenatore del Palermo: «Noi abbiamo sempre vissuto partita dopo partita, non pensando ai record. Per come la preparo, la prossima partita è sempre la più importante, la mentalità deve essere sempre la stessa, con le stesse motivazioni. Col Savoia qualcosa di buono abbiamo fatto, ma è mancata la continuità e in qualche cosa dobbiamo migliorarci. Ogni tanto la partita va letta in maniera diversa, con l’uomo in meno. Dobbiamo saper aspettare il momento». Senza farsi sovrastare dalle critiche: «Bisogna tenere sempre lo stesso standard – prosegue il tecnico – anche ad alti livelli ci sono polemiche. Chi non fa non sbaglia mai, io vado avanti col mio lavoro pensando non ai record, ma all’obiettivo, ovvero vincere il campionato. Le critiche devono servire per crescere, altrimenti chi le fa se le piange da solo». Ancora dubbi di formazione, per l’allenatore palermitano, che deve fare i conti con l’assenza di Doda, convocato dall’Under 20 dell’Albania:«È una soddisfazione incredibile, ma in quel ruolo ci manca un 2000 e per sostituirlo bisogna fare cambiamenti. Forse deciderò la formazione a mezzogiorno prima della partita.Non è perché non abbia le mie idee, ma vorrei sbagliare il meno possibile. Il problema è relativo agli under, bisogna anche saper muovere i giocatori perché lo impongono le regole. Sono le regole ad essere sbagliate, non i cambi». Contro il 3-5-2 dei calabresi, inoltre, Pergolizzi potrebbe valutare possibili accorgimenti tattici, con l’inserimento di un trequartista: «Magari non subito a partita iniziata, può essere un centrocampista in più o un difensore». Ficarrotta? «Le tre giornate erano prevedibili, stanno utilizzando lo stesso metro per tutti. Il suo messaggio è qualcosa che si è sentito di fare, ma sa qual è il pensiero mio e della società. Ha il tempo per scusarsi con i fatti, non a parole. Per lui, come per gli altri palermitani, è importante fare meno errori possibili e vivere la città nella maniera giusta, pensando al calcio e cercando di trarre insegnamenti dagli errori. Se non lo fai, rimani dove sei stato. Forse in quel momento doveva gestire il suo istinto in maniera diversa». In attacco, dove i rosa al momento si ritrovano con una rotazione corta, è pronto a tornare dal primo minuto Santana: «Si è allenato tutta la settimana col gruppo – prosegue Pergolizzi – se sta bene gioca. Nelle ultime partite si è messo a disposizione al 101% e se a 38 anni hai questa mentalità, può essere molto importante, soprattutto per i giovani». Quelli che il tecnico ha spronato sin dalla ripresa degli allenamenti, dopo la sconfitta col Savoia: «Martedì ho detto loro quello che continuo a dire dal 12 agosto: ci saranno momenti positivi e negativi, anche se la gente non vuole sentirselo dire e questo entusiasmo fa piacere. Per il Palermo è il percorso più difficile della sua storia, questo deve responsabilizzarci, ma dobbiamo stare con i piedi per terra, affrontando le partite con consapevolezza e umiltà». Anche sottovalutare la Palmese, per quanto ultima in classifica, sarebbe un errore: «Noi ci siamo allenati cercando di lavorare su un campo con le misure del loro – conclude il tecnico – è per una questione di dettagli. Hanno un ottimo allenatore, che viene dal settore giovanile della Reggina e ha sempre fatto bene. Gioca col 3-5-2, sfrutta le ripartenze e sa difendersi, ma dobbiamo far venire fuori la consapevolezza della nostra forza, pur sapendo che la Palmese ci metterà l’anima come tutti. La sconfitta, che arriva dopo dieci vittorie, se la sappiamo leggere bene può servirci per dare ulteriori motivazioni. Se invece consideriamo che tutto quello che abbiamo fatto di buono non serve,allora non abbiamo capito nulla. Perché questo vittorie le abbiamo ottenute col sacrificio e questo campionato lo vinciamo con la testa».