Gds: “Pergolizzi: «Ko per crescere. E rifarei le stesse scelte»”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le parole del tecnico del Palermo dopo la sconfitta contro il Licata.«Una sconfitta che da un lato fa male, ma dall’altro ci fa tornare con i piedi per terra». Pergolizzi prende con filosofia i due schiaffi che il Licata ha riservato al suo Palermo, complice anche la contemporanea caduta del Savoia sul campo dell’Fc Messina. Mal comune, mezzo gaudio, soprattutto perché il calendario si accorcia e il distacco rimane invariato a sette lunghezze: «Nella sconfitta c’è questa buona notizia, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi. La prestazione del primo tempo non è stata ottima, quella del secondo tempo sì e si poteva pareggiare. Eravamo in un campo difficile, contro un’ottima squadra che ha giocato fino alla fine. Accettiamo la sconfitta e andiamo avanti, se le sconfitte vengono viste nella maniera giusta possono anche far crescere». Un risultato negativo dal quale il Palermo può e deve trarre subito un insegnamento, per evitare di ripetere gli errori commessi sul campo del «Liotta»: «Questa sconfitta dà modo di capire a tutti che il campionato è ancora lungo». A Licata, i rosa si sono presentati con Ficarrotta falso nove e Silipo all’esordio da titolare. Col senno di poi, Pergolizzi rifarebbe le stesse scelte: «Assolutamente sì, anche perché lo stesso attacco ha creato cinque palle gol nel secondo tempo. Nel primo tempo ha avuto timore e paura, non abbiamo palleggiato e sul campo sintetico la palla va veloce. Poi si sa, l’allenatore o sbaglia o indovina. La squadra però ha creato cinque palle gol e avrebbe dovuto farlo anche nel primo tempo, perché la lettura della gara era quella. Il secondo gol del Licata ci può stare, perché stavamo cercando di pareggiare. L’allenatore deve lavorare e leggere le situazioni per dieci partite, non solo una. Giocavamo sul sintetico, bisognava vedere anche le condizioni di tutti, e ho fatto le mie scelte in base a questo. Per questo le rifarei ancora e sono sicuro che serviranno anche per spronare chi, ad oggi, non sta giocando». Una volta tanto, dunque, i cambi non danno una mano al tecnico rosanero, né tantomeno i subentrati delle ultime gare si sono mostrati decisivi partendo dal primo minuto. Le cause della sconfitta, però, per Pergolizzi non stanno nella «promozione» delle seconde linee, ma sul piano mentale: «Le situazioni sono sempre le stesse, anche nelle partite che abbiamo vinto, si è cambiato a gara in corso. Finora i cambi ci hanno fatto vincere e meritavano di giocare, hanno fatto bene, ma non benissimo. Non dobbiamo guardare però solo la prestazione di quei cinque, ma di tutta la squadra. Penso che ci siano stati errori anche da parte di altri. Non c’è stata intensità, non c’è stata cattiveria, cosa che invece è subentrata nel secondo tempo. Il Licata ha avuto più determinazione di noi». Meriti dunque agli avversari, che i tre punti se li sono portati a casa dimostrando di essere superiori sul piano del gioco: «Abbiamo faticato nel palleggio e nella velocità. Il Licata ci aggrediva, il loro eurogol arriva su un cambio di gioco, ma nel primo tempo anche loro non hanno fatto nulla. Nella ripresa abbiamo giocato di più in verticale, sfruttando il trequartista, e da lì sono venute le occasioni. Dovevamo essere più cinici, perché avremmo potuto pareggiare la partita nonostante un primo tempo non ottimo». Nel finale, inoltre, il tecnico è dovuto intervenire per separare Doda e Sangiorgio in un accenno di rissa: «Non ci servono ammonizioni stupide, per questo sono intervenuto. Serve equilibrio». Una risposta, infine, anche a chi si aspettava un Licata remissivo nel clima di festa visto allo stadio: «Non c’è mai stata una partita in cui una squadra ci ha agevolato, sarebbe ingiusto dire cose che la mia squadra non merita».

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Redazione Ilovepalermocalcio