L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Rosario Pergolizzi, allenatore del Palermo: «Finalmente non si parla più di record e si pensa solo a vincere il campionato. Perdere non fa piacere, ci eravamo abituati a vincere, ma non cambia nulla. Nei primi venti minuti potevamo farlo e forse l’abbiamo fatto, ma non mi interessa. Poi la partita è stata maschia ed equilibrata, ha preso gol chi ha sbagliato una lettura. L’abbiamo sbagliato noi purtroppo. Il pareggio sarebbe stato più giusto, saremmo andati a +10 sulle seconde e questo è il rammarico. So però che sarà molto dura da qui alla fine. Ficarrotta? Un’ingenuità. All’intervallo avevo detto a tutta la squadra di non cadere in queste situazioni, dobbiamo essere più bravi. Alla fine, nel calcio si danno e si prendono. Bisogna non cadere in questi tranelli, ma la sconfitta non è dovuta all’espulsione di Ficarrotta. Certo, senza questo episodio avremmo portato a casa un risultato positivo». L’importante, adesso, è voltare subito pagina, senza colpevolizzare nessuno: «L’errore c’è stato, qualche cavolata l’ho fatta anche io da giocatore. L’importante è rimediarla e sono certo che sia già dispiaciuto. Rispetto ad altre partite, non abbiamo preso neanche una ripartenza. La squadra è stata bene in campo,ma in una lettura abbiamo sbagliato. Stavamo giocando a scacchi. Nessuna delle due squadre voleva perdere. Né loro né noi. Non siamo
stati molto incisivi davanti, ma ci può stare». L’assenza di Santana, stavolta, è pesata: «Non mi andava di rischiarlo – prosegue l’allenatore – mi serviva come motivatore all’interno dello spogliatoio. La squadra sta acquisendo una fisionomia ed è giusto che continui a giocare in questa maniera, hanno giocatogli undici che stavano meglio». Spiace aver perso in casa – conclude – davanti ai nostri tifosi. Il campionato va avanti, ma fino alle ultime cinque giornate non si vince».