L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Rosario Pergolizzi, allenatore del Palermo: «La partita è stata giocata bene e sono contento, ma dopo il gol abbiamo fatto lo stesso errore di sempre, mettendoci tutti dietro. Questo non deve succedere, sono arrabbiatissimo sotto questo aspetto, perché dobbiamo sempre cercare di giocare senza indietreggiare. Mentalmente, così, non si va avanti. Bisogna difendere attaccando, la paura la lasciamo agli altri. Abbiamo tutte le qualità e le caratteristiche per fare il secondo gol. Calo? Perché dobbiamo vincere, è normale. Dover portare a casa sempre i tre punti ti fa fare questi pensieri, questo non mi è piaciuto. Il primo tempo lo abbiamo giocato bene, abbiamo avuto delle occasioni, ma dobbiamo chiudere la partita. Contro squadre come il Marina di Ragusa, che ci ha messo veramente in difficoltà, dobbiamo essere bravi a chiudere. Abbiamo avuto due occasioni nel primo tempo, loro hanno colpito un palo e per dieci minuti siamo stati in difficoltà. Una volta superate, dovevamo fare gol. Non l’abbiamo fatto e questo ci rende la vita più difficile. Quando lo abbiamo segnato, dobbiamo pensare subito a raddoppiare. Invece abbiamo fatto un passo indietro e questo non deve succedere. Mi sono arrabbiato per qualche errore, sì, ma anche per qualche finezza in mezzo al campo. Non va fatta, soprattutto in un terreno sconnesso. In situazioni del genere dobbiamo essere brutti. Più brutti siamo, più belli diventiamo. Questo è il mio pensiero, campionati del genere si vincono anche così. Sforzini? Risposte non ne aspettavo, se l’è data da solo. Uno come Sforzini non deve accontentarsi del gol, così come non mi accontento io e come non devono accontentarsi i miei giocatori. In questo momento abbiamo bisogno di tutti, ho fatto giocare Mauri anche perché devo portare tutti a condizione. Mi serve lui, mi serve Ambro e mi serve Silipo, perché Felici è diffidato. Felici? L’ho tolto però perché non aveva ancora preso l’ammonizione. Anche lui però deve dare di più, ma il primo a doverlo fare sono io». Soprattutto domenica, quando dovrà inventarsi nuovamente la formazione senza lo squalificato Martinelli: «Ho già in mente chi giocherà».