Gds: “Pelligra compra l’ex Blutec ma c’è il nodo del ricorso al Tar”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul patron del Catania, Pelligra, che compra l’ex Blutec ma con ancora un nodo da sciogliere.

Da un paio di giorni il ramo di azienda di Blutec Spa di Termini Imerese è di proprietà della Holding Pelligra Italia Srl. I commissari di Blutec hanno sottoscritto la cessione e comunicato l’atto al Ministero delle imprese e del Made in Italy. Un’accelerazione nel processo di cessione dello stabilimento siciliano nonostante il ricorso al Tar del Lazio che è stato presentato da Sciara Holding e che è stato rinviato per competenza al tribunale amministrativo del capoluogo proprio giovedì. Una possibile bomba ad orologeria sul prosieguo della cessione dal momento che, secondo i ricorrenti, «il provvedimento di autorizzazione ad aggiudicare la vendita della business unit di Termini Imerese emesso dal Ministero delle  Imprese e del Made in Italy presenta alcuni evidenti vizi di forma» come il mancato protocollo nella autorizzazione all’aggiudicazione, l’incertezza sul criterio di assegnazione dei punteggi e sulla loro distribuzione «quest’ultimo vizio basti di per sé ad invalidare l’aggiudicazione», scrivono i legali.

Intanto poco trapela del piano di Pelligra per Termini. Unici dettagli sono quelli comunicati dal Ministero ovvero che ha presentato una offerta da 8,5 milioni di euro e che prevede l’assunzione di almeno 350 dipendenti (sono quasi 600 quelli in carico Blutec, più un altro centinaio dell’indotto). Il piano prevede anche investimenti per la riqualificazione dell’area che è abbandonata da 12 anni. «La cessione della proprietà resta condizionata alla finalizzazione del pagamento dell’intera somma e alla autorizzazione delle organizzazioni sindacali e istituzioni locali, che avverrà nelle prossime settimane come da cronoprogramma concordato», continua la nota del ministero. Ma di fatto, anche sentendo alcuni deputati del termitano, nessuno del gruppo Pelligra si è visto finora dalle parti dello stabilimento. Ancora il ministero spiega come «l’assegnazione si inserisce in un più ampio progetto di rilancio del polo industriale di Termini Imerese che riguarda, oltre alla riqualificazione dell’area industriale, il potenziamento del porto e lo sviluppo di un interporto integrato all’area» da realizzare con 30 milioni dei fondi Fsc.  Per il gruppo Pelligra, intanto si è compiuto «un ulteriore passo avanti per il futuro di Termini Imerese».

In una nota emanata da una agenzia di comunicazione per conto della società si parla del piano presentato da «Pelligra Italia, società con ampia esperienza nella riqualificazione delle aree industriali», che è «in grado di valorizzare l’area di Termini Imerese con un importante investimento che offrirà opportunità di lavoro per le future generazioni». Pelligra Italia «ribadisce di essere pronta ad un confronto proficuo con le istituzioni per la messa a terra di un hub che sia in grado di valorizzare le competenze e l’expertise locale e al contempo attrarre nuovi investimenti all’estero».

«Adesso che la cessione a Pelligra del ramo di azienda Blutec di Termini Imerese è realtà occorre subito procedere alla stipula dell’accordo sul riassorbimento di 350 lavoratori e contestualmente sul pensionamento di altri 180. Le due cose devono marciare insieme, chiediamo pertanto un incontro urgente col gruppo subentrante», dice Roberto Mastrosimone, della Fiom nazionale. Stessa richiesta anche dalla Cisl che ricorda la scadenza della amministrazione straordinaria il prossimo 4 novembre. «Per tutti i lavoratori però il 4 novembre segna la fine dell’amministrazione straordinaria che è una data vicina», ricorda infatti Antonio Nobile, segretario della Fim Cisl. Gianluca Ficco e Vincenzo Comella della Uilm, chiedono di essere presto «convocati dal ministero per avere risposte sul futuro dei lavoratori»