L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta il siparietto social di Pelagotti con il compagno Sforzini. Un’iniziativa nata dopo la sfida fatta domenica pomeriggio a suon di palleggi con i rotoli di carta igienica, anche se Sforzini ha «bacchettato» il portiere: «Sì Pela, ma tu non puoi fare i palleggi col pallone». I due, poi, hanno risposto alle domande sulla loro vita in Sicilia, specialmente su quello che più li ha colpiti. Per quanto riguarda i monumenti, Pelagotti non ha dubbi: «A me è piaciuto tantissimo il Teatro Massimo», stessa opzione scelta dal centravanti, che però non si sbilancia: «Palermo è bellissima, piena di storia». Pareri discordanti, invece, in tema culinario. L’estremo difensore ci va giù pesante con le stigghiola, mentre Sforzini rilancia: «Tutta la vita pane e panelle». Alla conversazione, tra i commenti, si sono uniti anche gli altri compagni di squadra, compresi i meno social del gruppo. Come Mauri, che ha suscitato stupore in Pelagotti per la sua sola presenza su Instagram: «Da quando siamo in quarantena non abbiamo sue notizie, non sappiamo se è vivo o se l’hanno rapito…». Anche Ricciardo si sente poco, «ma starà a casa come tutti – ribatte Sforzini – dove vuoi che stia? Siamo tutti in un chilometro e non possiamo neanche vederci». Nonostante tutto, però, ci si allena come sempre: «Ho rivisto qualche spezzone di partita – ammette Pelagotti – qualcosa da limare sulle palle inattive, ma gli allenamenti casalinghi sono un po’ più spensierati. Non è come stare in campo, dobbiamo riprendere il prima possibile, ma giustamente non ci è ancora permesso. Dobbiamo aspettare». Sforzini, invece, si dà da fare come casalingo: «Faccio tutto, sto da solo. Cucino, pulisco e faccio la lavatrice». Un modo come un altro per superare questo momento di emergenza. Pelagotti ha inoltre invitato tutti a fare beneficenza: «Ne approfitto per fare anche pubblicità, perché sto partecipando ad una raccolta fondi dedicata ai due ragazzi della Juventus morti qualche anno fa a Vinovo. Tutte le domeniche allo stadio ci saranno delle cassette dove fare una donazione». Un gesto nobile, in una serata condita dalle battute rivolte agli under del gruppo e alle promesse in caso di promozione. «Mi faccio biondo», ha ammesso il portiere, mentre Sforzini preferisce non pensarci: «Prima bisogna raggiungere l’obiettivo. I capelli però non li tocco». Anche perché bisognerà vedere quando si tornerà a giocare: «Non lo so – conclude Pelagotti – mi sento spesso con i rappresentanti Aic, ma al momento notizie non ce ne sono. Attendiamo».